Picchia moglie e agenti, arrestato

Operaio di 38 anni già condannato per maltrattamenti


Si udivano fin sulla strada le urla di dolore di una moglie picchiata dal marito. Urla che i passanti hanno definito "strazianti". Giunti alla porta dell'appartamento da cui uscivano i lamenti, gli agenti sono stati accolti da una bambina in evidente stato di shock che ha accompagnato i poliziotti fino al soggiorno della casa. Qui, al buio, rannicchiata in un angolo, una donna implorava pietà al marito la cui furia che non si placava. L'uomo ha smesso di picchiarla solo quando gli agenti hanno acceso la luce. Da quel momento la violenza dell'uomo si è riversata sui poliziotti.


Le manette poi lo hanno bloccato, ma anche sull'auto di servizio che lo ha condotto al carcere delle Novate non ha risparmiato calci e pugni agli agenti. S. P. (queste le sue iniziali), originario della Romania, è stato arrestato in flagranza di reato grazie alle segnalazioni dei passanti che hanno sentito le urla della donna fin dalla strada. L'accusa nei confronti dell'uomo è di lesioni personali alla compagna e di resistenza e violenza a pubblico ufficiale: due degli agenti sono finiti al pronto soccorso, uno dei quali con la falange di un dito rotta. Inoltre, a quanto pare, la donna (anch'essa medicata presso l'ospedale Guglielmo da Saliceto e giudicata guaribile in dieci giorni) subiva da tempo violenze da parte del convivente, e dopo questo ennesimo episodio si è finalmente decisa a sporgere querela per le molestie e i maltrattamenti subiti, sui quali sta ora indagando la squadra mobile della polizia diretta da Stefano Vernelli.

Questo contesto familiare fatto di tenebre, violenze, minori sotto shock e disagio si è concretizzato davanti agli occhi degli agenti della volante nella notte tra venerdì e sabato, intorno alle 3 e 30 di mattina quando alcuni passanti hanno udito le urla e le implorazioni di una donna provenire da una finestra di un appartamento di via Mascagni. Fortunatamente non hanno fatto finta di nulla ma hanno preso in mano il telefono cellulare e chiamato il 113.

L'arrestato è un operaio 38enne da tempo residente in città. Ulteriori accertamenti sul suo conto hanno portato alla luce una precedente condanna in primo grado ad un anno e dieci mesi per maltrattamenti in famiglia, condanna contro cui è stato presentato ricorso in Appello. Il caso è arrivato sul tavolo del pubblico ministero Antonio Colonna. La prossima tappa del procedimento giudiziario sarà lunedì, quando il giudice per le indagini preliminari deciderà se convalidare o meno l'arresto. Nel frattempo l'uomo resta in carcere. Anche l'operaio romeno è stato medicato al pronto soccorso per delle contusioni giudicate guaribili in sette giorni.

I servizi sociali del Comune si sono messi in moto per cercare di far luce attorno al contesto famigliare. Nell'appartamento insieme alla ragazza di 16-17 anni che ha aperto la porta agli agenti di polizia e li ha guidati fino al soggiorno, c'era anche un'altra bambina più piccola in una camera da letto. Entrambe, come hanno riferito in questura, erano in evidente stato di shock.


Mattia Motta - domenica 22 luglio 2007 - liberta.it

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