Doping: nel wrestling è ovunque

DOPING/ HULK HOGAN DENUNCIA: NEL WRESTLING E' DAPPERTUTTO


Roma, 4 ago. (Apcom) - Il doping è "il vero problema" del wrestling e gli steroidi anabolizzanti "fanno parte del business e sono dappertutto". La denuncia è di quelle che fanno scalpore perché arriva da Hulk Hogan, il più amato wrestler di tutti i tempi, che ha deciso di raccontare tutta la verità sullo sport che lo ha reso celebre. In un'intervista rilasciata al quotidiano britannico 'The Sun', il 53 enne, ritiratosi soltanto un anno fa dall'attività agonistica, si è scagliato duramente contro la Wwe (World Wrestling Entertainment, la principale federazione mondiale) denunciando l'uso, ormai sempre più diffuso, di sostanze dopanti, come steroidi e anabolizzanti, tra gli atleti del ring. Hogan ha anche ammesso di aver assunto queste sostanze, ringraziando Dio per essere "ancora vivo". "Gli anabolizzanti - ha spiegato - sono il vero problema del wrestling. Fanno ormai parte del business, sono dappertutto, ma non sono certo una sorpresa. Basta solo aprire gli occhi e guardare: ormai riconosco uno che si fa di steroidi a un miglio di distanza".


Il fisico scolpito all'inverosimile dei wrestler sembra essere la prova dell'esistenza del problema: "Tutti i wrestler sono al di sopra del loro peso forma, con quelle vene così grosse che fanno impressione". Hogan nel periodo che va dal 1975 al 1991 era completamente coinvolto in questo processo: "Quando combattevo, il mio peso oscillava fra le 320 e le 340 libbre (145-155 kg), perché il mio corpo era pieno di acqua, avevo la faccia gonfia e le mie braccia erano così grosse che non riuscivo nemmeno a toccarmi le spalle e si capiva alla prima occhiata che ero sotto l'influenza di qualcosa. A quel tempo, un wrestler poteva andare dal medico e avere la sua ricetta per gli steroidi e nessuno diceva niente".


Oggi le cose sembrano essere ulteriormente peggiorate: "Adesso siamo arrivati al limite - ha aggiunto HulkHogan -. La Wwe sostiene che ci sono i test anti-doping, ma se ci sono davvero, allora non sono abbastanza buoni, perché nell'ultimo decennio sono morti più di 100 lottatori prima dei 50 anni. Gli steroidi ci sono sempre stati in tutti gli sport, ma se oggi dobbiamo pensarne a uno in particolare, questo è senz'altro il wrestling". Adesso il campione del ring ha deciso di passare dall'altra parte della barricata per combattere l'uso di queste sostanze: "Non so quello che possono fare le altre federazioni - ha concluso -, ma so quello che posso fare io. Ho un piano, studiato con altre persone, per dare vita a una nuova era per il wrestling. abbiamo raccolto 40 milioni dollari, ma ce ne servono 80-100 per iniziare. Vogliamo che i lottatori abbiano un look naturale e pulito. Mi rendo conto che qualcuno potrebbe accusarmi di ipocrisia, visto il mio passato, ma io sono sempre stato onesto a proposito dei miei errori. E ringrazio Dio di essere ancora vivo".



04/08/07 - notizie.alice.it

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