Siamo un popolo libero?

LA DOMANDA A CUI RISPONDERE: MA SIAMO DAVVERO UN POPOLO LIBERO?


IL GOVERNO VARA UN BEL DECRETO DI RESTRIZIONI NELLA GUIDA, OVE TRA L'ALTRO SI PREVEDONO MULTE FINO QUASI A 600 EURO


"Dove sei libertà, ubriaca di parate e di bandiere,,,,"cantava Renato Zero, "Libertà vò cercando che è si cara..". recitava Dante. La libertà è nella definizione della coalizione di centro-destra, ma è fortemente limitata dalle machiavelliche esigenze di potere. Libertà è nel programma dell'attuale Governo, ma nei fatti se ne vede ben poca e riguarda soprattutto i furbetti, classe emergente della nostra realtà socioeconomica cui fanno l'occhiolino sinistra e destra. Dopo questa overdose verbale di libertà, veniamo al dunque. Il Governo vara un bel decreto di restrizioni nella guida, ove tra l'altro si prevedono multe fino quasi a 600 euro con sospensione della patente, se recidivi, non per chi causa incidenti gravi, solo per chi usa il telefonino in alla guida: ottimo sistema di riscossione gabelle per sanare la voragine del debito pubblico, considerato il fatto che non è nemmeno necessario identificare il conducente, sicchè il reato non è più soggettivo ma trasferibile all'intestatario del veicolo.
I telefonini poi, come tutti gli apparati radiomobili, in barba alla legge sulla privacy, vengono pressocchè "ascoltati" da chicchessia che poi ne fa l'uso che crede: quindi dire qualcosa di troppo al cellulare può costare molto caro e lo stiamo vedendo. Due ragazzi gay si baciano e si scambiano qualche effusione, di notte fonda al buio e in un posto appartato, subito vengono arrestati e di sicuro saranno processati, come peraltro anche la famosa bagnante della Fontana di Trevi. Un medico che prescrive farmaci costosi, nell'interesse del suo paziente, può essere costretto a pagarli di tasca sua: guai però se il paziente muore, il processo al mancato taumaturgo è assicurato. Però chi acquista vetture di lusso, e non ne ho mai viste tante in circolazione, o immobili miliardari (sono sempre e tutti venduti sulla carta) come fossero caramelle, non è soggetto a nessun controllo anche se i redditi dichiarati non sono neppure un centesimo dei beni di cui entra in possesso, perchè in Italia le tasse devono pagarle pochi e per tutti; anche la Chiesa del resto sembra compassionevole con chi evade. Le indulgenze alle trasgressioni sono consentite solo a chi gode dell'immunità, sarebbe più onesto chiamarla impunità, parlamentare, infatti grazie a quest'ultima, e al deferente inchino ai voleri del Vaticano, sono certi la salvezza del corpo, dei beni, dell'anima e ... dei voti. Viene implicita la domanda se siamo un popolo libero. La risposta è no, lo saremmo solo se riuscissimo a cambiare radicalmente i politici e gli amministratori che abbiamo. Mission impossible:il camaleontismo e il clientelismo che ci affliggono li lasceranno sempre al loro posto, bene che vada potremmo ottenere solo un'inutile rotazione di poltrone.


Diego Spanò - 04/08/07 - imgpress.it

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