Lavoro, sempre meno barriere

Piacenza - L'ufficio collocamento mirato riesce ad avviare al lavoro all'anno oltre duecento persone diversamente abili, per la maggior parte presso aziende private. Di queste, pur in presenza di disabilità gravi, la quasi totalità (tre quarti) riesce a vedere stabilizzata la propria situazione lavorativa. Risultati che risultano essere, per l'assessore provinciale al Lavoro e alla Formazione Fernando Tribi, «un indice di qualità». La Provincia intanto aumenta la "qualità" dell'intervento.


«A prova di questo, l'ammontare complessivo dei fondi, assegnati alle aziende per l'assunzione di disabili, attraverso varie tipologie di contributi, nell'arco degli ultimi 4 anni - ricorda l'assessore, durante una conferenza stampa di presentazione delle iniziative riservate ai lavoratori disabili -. In tutto sono stati distribuiti quasi quattro milioni di euro, a prova del fatto che non è stato lasciato nulla di intentato. Nel programma delle politiche dell'istruzione, formazione e lavoro 2007-2009, recentemente approvato dal consiglio provinciale, sono previsti nuovi strumenti per migliorare ulteriormente i risultati finora ottenuti. Tra questi figurano un ulteriore potenziamento del collocamento mirato, l'adozione della chiamata numerica, la creazione di sinergie positive tra il settore della formazione e del lavoro, per riuscire a rispondere meglio alle esigenze avanzate dalle stesse aziende (che chiedono profili professionali particolari). Attraverso l'attivazione di convenzioni con le imprese (grazie all'ex articolo 11 della legge 68 del 1999) puntiamo a programmare meglio la formazione e la successiva assunzione».
«Quando parliamo di qualità di intervento - sottolinea l'assessore - sappiamo che abbiamo ancora dei passi da compiere, vista anche la particolarità dei soggetti, in alcuni casi con disabilità psichiche, cui va garantito il diritto al lavoro. Il nostro augurio è che possa crescere di pari passo la sensibilità del territorio».
Manuela Moreni, dirigente del servizio Mercato del Lavoro, sottolinea come, nel corso degli ultimi anni, l'accesso al collocamento mirato abbia visto la presenza di lavoratori disabili di nazionalità straniera, dato «che rende ancora più significativa l'attività svolta». Moreni e Roberto Soccini, del servizio incontro domanda - offerta, spiegano che «le aziende assumono con regolarità senza problemi, vero è che in un contesto aziendale più contenuto è più facile vedere ben accolto il lavoratore disabile, mentre in un contesto medio grande risulta essere più difficoltoso l'instaurare rapporti diretti. Da qui anche l'importanza, riconosciuta, del ruolo svolto dai nostri uffici: mettiamo in contatto lavoratori e impresa, proponendo alla ditta una pluralità di candidati idonei, ed accompagnando il lavoratore in azienda, consentendo di far capire ad entrambe le parti in causa le possibilità e le capacità che vengono offerte».
Alla conferenza stampa erano presenti anche Luciano Biella, responsabile del collocamento mirato e Gianna Corradini, dell'ufficio collocamento disabili.

p.pin. - 04/08/07 - liberta.it

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