Più etilometri, meno stragi

BLUMIR: PIÙ ETILOMETRI, MENO STRAGI (E MENO SPESA)


L'unica soluzione immediata alla strage sulle strade (50 morti per alcol alla settimana, donne anziani, bambini; 30.000 paraplegici all'anno) è la massiccia, immediata presenza di 100-200.000 etilometri ovunque. Costo: 5-10 milioni di euro. Cioè zero.

Sono gli etilometri digitali di nuova generazione, simili a un'ipod e costano solo 25-50 euro. Ogni anno, le forze dell'ordine svolgono 3.900.000 controlli sulle strade (patente, libretto, assicurazione) che implicano parecchi minuti di lavoro. Se avessero gli apparecchi, potrebbero fare 3 milioni di controlli antialcol: bastano 30 secondi.

Questo cambierebbe tutto: oggi se ne fanno solo 200.000. Bianchi e Amato ne vogliono fare 1 milione. Sono su una strada sbagliata: in Francia e Inghilterra se ne fanno 5 milioni e hanno ridotto i morti del 43 e 48 %.

Se l'italiano medio sa che ci sono milioni di controlli e li vede, sarà il primo a stare più attento, a bere un bicchiere in meno o ad aspettare un po', dopo il ristorante o la festa, a mettersi alla guida. Si comprerà lui stesso un etilometro per autocontrollarsi.

Anche i consumatori di droghe eccitanti, come cocaina e anfetamina, le più pericolose per la guida, se vedono che i controlli ci sono, staranno più attenti perché sanno che, anche se negativi all'etilometro, rischiano il controllo in ospedale per droga.

Bianchi e Amato possono comprare direttamente gli etilometri o trovare il modo di costringere i comuni a provvedere: l'etilometro costa 50 euro e la multa minima è di 300 euro. Padoa Schioppa dovrebbe sapere che gli incidenti costano 15 miliardi di euro ogni anno allo Stato (30.000 miliardi di vecchie lire) e metà sono per alcol cone dimostrato da 30 anni dall'Organizzazione Mondiale della Sanità. Dunque, anche una diminuzione del 5% dovuta all'etilometro, implicherebbe una minore spesa di 750 milioni di euro a fronte di un costo di dieci milioni.

Se poi si arrivasse alla diminuzione degli altri paesi europei, la minore spesa sarebbe da 4 miliardi in su. Né vale il discorso tipicamente burocratico che i digitali non sarebbero validi al 100%; i positivi, se non conciliano, possono essere accompagnati in ospedale per un test inappellabile (con multe anche più salate), e dunque, sapendo che c'è una forte probabilità di incappare, l'italiano medio eviterà.


14/08/07 - di Guido Blumir - antiproibizionisti.it

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