Allergia, un'etichetta per segnalare i cibi a rischio

«A rischio allergia»: sarà di questo tenore l'etichetta che segnalerà negli la presenza degli allergeni, quelle sostanze che in alcuni soggetti possono scatenare fastidiosi e seri disturbi negli alimenti. L'idea è stata lanciata da un team di esperti del Consiglio nazionale delle Ricerche, ricercatori dell'Istituto di scienze delle produzioni alimentari (Ispa) del Cnr di Torino che hanno approfondito le problematiche relative alla determinazione degli allergeni nascosti nei prodotti alimentari, sviluppando metodi di analisi innovativi e particolarmente sensibili. Si tratta di metodi che rendono cosi' possibile l'etichettatura corretta sui cibi della presenza di allergeni.


«Le tecniche piu' usate per l'individuazione e la successiva caratterizzazione molecolare dei principali allergeni dei vari alimenti, cioe' delle singole proteine che possono scatenare disturbi nei soggetti a rischio» spiega Amedeo Conti, ricercatore dell'Ispa-Cnr. Si tratta di tecniche chiamate «Elisa (Enzyme-Linked Immunosorbent Assay) e Pcr (Polymerase Chain Reaction) o Real-time-Pcr (Pcr in tempo reale)» aggiunge lo studioso. «Elisa -continua il ricercatore- viene utilizzato per l'individuazione di proteine o di allergeni specifici ed e' considerato un metodo più attendibile rispetto a un potenziale rischio per il consumatore allergico, perché Pcr e Real-time-Pcr individua acidi nucleici che non necessariamente corrispondono alla presenza di allergeni».


Ogni alimento contiene molte centinaia di proteine, di cui solo pochissime, da 1 a 10 circa, risultano effettivamente allergeniche. Ecco allora, sottolinea lo studioso, che «per una maggiore protezione del consumatore, si é scelta la strada della messa a punto di un nuovo metodo analitico, in grado di rilevare tracce dell'alimento allergenico attraverso il dosaggio di alcune proteine peculiari di quell'alimento, indipendentemente dal fatto che siano gia' note come allergeniche». A questo scopo, sono stati selezionati latte di mucca e nocciole come modelli di alimenti allergenici, per individuare tracce di componenti proteiche specifiche di queste due 'fonti allergeniche' in torte, dolci o cioccolato. Ed ora anche l'Unione europea è venuta in soccorso di chi soffre di allergie, con leggi che rendono obbligatorio segnalare nelle etichette delle confezioni degli alimenti gli allergeni presenti nel prodotto.


www.cnr.it - 24/09/07 - vita.it

Nessun commento:

Basta guerre nel mondo!