Renato Di Felice, 57 anni, uccise nel 2003 la moglie, una ginecologa, Maria Concetta Pitasi, al culmine dell'ennesima lite. Il gup lo ha condannato a sei anni di reclusione, ma tre anni sono detratti per l'indulto, oltre alle attenuanti concesse per la provocazione subita. Un ulteriore decurtazione della pena, è dovuta al rito abbreviato scelto dall'uomo reo confesso
Palermo, 24 settembre 2007 - Quattro anni fa uccise la moglie esasperato per le continue vessazioni che avrebbe subito, oggi è stato condannato a sei anni di carcere per omicidio volontario, ma potrebbe cavarsela solo con due giorni di reclusione. Accade a Palermo, dove Renato Di Felice, 57 anni, uccise nel 2003 la moglie, una ginecologa, Maria Concetta Pitasi, al culmine dell'ennesima lite all'interno della propria abitazione e alla presenza della figlia.
Il gup di Palermo Marco Mazzeo lo ha condannato a sei anni di reclusione, ma tre anni possono essere già detratti per l'indulto, oltre a diverse attenuanti concesse dal gup per la provocazione subita. Inoltre, un ulteriore decurtazione della pena, è dovuta al rito abbreviato scelto dall'uomo che, fin dal primo momento, ha ammesso di aver ucciso la propria moglie. L'uomo si è fatto solo due giorni di carcere che rischiano di essere l'unica reclusione dell'uxoricida.
24/09/07 - qn.quotidiano.net
Ci trovate anche qui
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Basta guerre nel mondo!
Nessun commento:
Posta un commento