Carcere e prevenzione contro le stragi del sabato sera

Sicurezza stradale/ Ignazio La Russa ad Affari: carcere e prevenzione contro le stragi del sabato sera


Carcere da 5 a 12 anni per chi commette commette un omicidio colposo durante la guida in stato d'ebbrezza o sotto effetto di stupefacenti con un tasso alcolemico al di sopra dell'1,5, e un giro di vite (aumento di 1/3 rispetto alla pena prevista) nel caso in cui l'incidente si verifichi al di sotto dell'1,5. Più una richiesta di intensificazione dei controlli" sul tasso alcolemico, sull'esempio degli altri Paesi, e il divieto non solo di somministrazione ma anche di consumazione di alcolici nell'ora precedente la chiusura dei locali. E' questo il contenuto di due emendamenti alla legge sulla sicurezza stradale proposti da Ignazio La Russa, che introducono un'aggravante specifica ed una generica all'articolo 589 del Codice penale in tema di omicidio colposo. Il capogruppo di An alla Camera parla con Affari e interviene sul problema della guida in stato d'ebbrezza e le stragi del sabato sera: "c'è un decreto che ha estrapolato un pezzo della legge sulla sicurezza stradale, nel quale sono state individuate alcune norme tra cui il divieto di somministrazione degli alcolici dopo le 2 di notte", osserva, "ma non è stata inserita alcuna norma specifica per l'omicidio colposo causato da conducenti che siano sotto l'effetto di sostanze stupefacenti o che abbiano bevuto tanto da superare l'1.5 di tasso alcolemico".


I NUOVI EMENDAMENTI- Al provvedimento principale, da cui è stato estrapolato il decreto legge in vigore, La Russa inserisce due emendamenti: "Uno, che inserisce l'omicidio e le lesioni colpose sotto effetto di sostanze stupefacenti o in stato d'ebbrezza, e lo regolamenta in maniera più severa". Anzi, fa osservare La Russa, "al momento nel codice attuale non è neanche prevista un'aggravante specifica". Attualmente la pena quindi non subisce aumenti di sorta nel caso che il conducente sia ubriaco o sotto l’effetto di droghe "Con l’emendamento di An da me e da altri sottoscritto - riprende l'onorevole - si introduce come novità la previsto ne di un’aggravante specifica per gli omicidi colposi causati da conducenti a cui sia stato riscontratio un tasso alcolemico superiore all’1,5 (quello punibile è a partire dallo 0,8) ovvero che si trovino sotto l’effetto di sostanze stupefacenti. Con l’aggravante specifica si determina una pena autonoma per questo tipo di omicidio colposo, fissata a 5 anni nel minimo e a 12 nel massimo, tenuto anche conto dell’eventualità di omicidi colposi plurimi”


SERVONO PIU' CONTROLLI- Ma l'urgenza, per La Russa, resta quella dell'esigenza di controlli: "Correlativamente a questo, nella motivazione dell'emendamento", il parlamentare chiede più controlli - "che all'estero sono la vera arma contro la guida in stato d'ebbrezza". E ricorda: "sono appena stato a Mosca, dove la gente beveva e beve più che in Italia: bene, c'è il sacro terrore di bersi anche una birra la sera se poi si deve guidare. Sono stato fermato tre volte nel giro di due sere", sottolinea La Russa: "Perché - spiega - se alle pene non corrisponde uno sforzo di controllo sistematico, non serve a niente. Invece in Italia, c'è la solita mania del divieto con pochi controlli che non risolve niente".


NIENTE ALCOL DOPO LE 2? INUTILE- Anche se la norma è stata votata con il contributo di alcuni esponenti di An, Ignazio non è d'accordo: "sono norme tipiche di chi frequenta il bar sottocasa". Perché il divieto è scarsamente efficace? Per due motivi: secondo La Russa: "si trovano due scappatoie. O i ragazzi escono e vanno a comprare l'alcol al baracchino vicino la discoteca, oppure se lo portano da casa e lo lasciano in macchina". E c'è un modo più subdolo: "Inevitabilmente i gestori si fanno furbi: entro le due somministrano alcol al consumo mettendo le bottiglie di whisky o rum o altro sui tavoli a quell'ora, che verranno come di solito pagati all’uscita".


Il risultato? "Non viene somministrato nulla oltre le due, ma i ragazzi possono continuare lo stesso a bere. Fatta la legge, trovati due tipi d'inganno: il primo uscendo e rientrando nel locale; nel secondo caso nessuno ti può dire niente non essendoci attualmente dopo le 2 il divieto del consumo e quindi il divieto della somministrazione risulta del tutto inutile. Va poi enuto conto che questo provvedimento potrebbe essere perfino illeggitimo perché l'orario d'apertura e chiusura dei locali è competenza non dello stato, ma delle Regioni. Che potrebbero dire: se mi date l'orario di scegliere a che ora aprire e chiudere i locali, devo poter decidere anche in più".
NIENTE ALCOL UN'ORA PRIMA DELLA CHIUSURA- Ecco la soluzione: per La Russa è allora possibile rispettare le competenze delle regioni. Che restano libere di decidere l'orario di chiusura dei locali, purché nell'ora precedente, spiega il parlamentare, non si possa più somministrare alcolici e soprattutto non sia più consentito consumarli, in modo tale che "nell'ultima ora chi guida sia rilassato, stia nel locale senza bere almeno per un'ora". La Russa propone quindi una norma inedita: il divieto di consumazione degli alcolici nell'ultima ora: "Un po' come il divieto di fumo nei locali - spiega l'onorevole - nell'ultima ora ci sarà il divieto di bere. Anzi, vorrà dire che i locali si specializzeranno per quell’ora in bevande analcoliche magari a prezzo ridotto, tisane, bibite per tenere sveglio chi dovrà guidare". Perché "A quel punto mancando un’ora alla chiusura, non ha senso cercarti da bere altrove: il tempo che ci metti ad andare e tornare ed è finita la serata". Insomma, sui divieti il lavoro sembra essere stato fatto: "Poi ci vuole una grande opera di convincimento culturale: puoi anticipare l'orario di apertura o chiusura, ma bisogna far capire, come si fa all'estero, che se si va a ballare in gruppo almeno uno non deve bere per tutta la serata perché deve guidare. Un lavoro culturale e di convincimento, però per farlo capire alla gente bisogna spiegare perché conviene rispettare le regole, e punire chi non lo fa". Ma la punizione non dev'essere teorica, ma concreta. Quindi “controlli, controlli, controlli”


IL CONTROLLO COATTIVO- C'è un'ultima modifica: "C'è uno scoglio importante che tocca i diritti di libertà, lo proporrò al presidente della Commissione trasporti perché sia un emendamento comune: il controllo coattivo del tasso alcolemico di chi causa un incidente con morti o feriti molto gravi". Perché "altrimenti uno che ha fatto una strage sarebbe ben lieto di pagare una multa salata e sopportare il sequestro della macchina", come ora prevede la legge nel caso in cui ci si rifiutasse di sottostare al controllo. Un emendamento da inserire tutti insieme in commissione perché, per La Russa, "trattandosi della libertà personale, sia pure di chi può essere sospettato giustamente di essere colpevole dell'incidente, in questi casi dobbiamo valutare tutti insieme la possibilità di obbligare coattivamente, ovviamente senza attendere l’ordine dell’autorità giudiziaria, al controllo immediato".


Antonino D'Anna - 26/10/07 - canali.libero.it


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