Droga-party nella "Rimini bene": 13 in manette

RIMINI (26 ottobre) - Un notaio, ma anche medici, avvocati, imprenditori e commercianti di Riccione, Rimini, abituali consumatori di cocaina e organizzatori di droga-party; 13 arresti e nove denunciati a piede libero; sequestrati mezzo chilo di cocaina e 115.000 euro in contanti e titoli rinvenuti in una banca di San Marino.

Questi i numeri dell'operazione dei carabinieri del Nucleo operativo di Rimini che ha messo fine ad un ingente traffico di cocaina sulla riviera romagnola, organizzato da spacciatori napoletani, pugliesi, pesaresi e albanesi al servizio della "Rimini bene". I coca-party si svolgevano spesso in un appartamento di Marina a Rimini e vi partecipavano anche prostitute e gli stessi spacciatori.

Per smascherare il grande giro è stata avviata un'operazione denominata "360 gradi" già all'inizio dell'estate 2006 col pedinamento di un giovane tossicodipendente riminese che per procurarsi la droga fungeva da spacciatore per malavitosi albanesi e campani.

Ieri l'epilogo con l'esecuzione di 15 misure restrittive (13 ordinanze di custodia cautalare) richieste dagli investigatori al pm di Rimini Cerioni ed emesse dal Gip Gasparini. In collaborazione con la Polizia municipale, i militari sono riusciti a ricostruire lo stretto legame che univa i consumatori, professionisti e imprenditori romagnoli, grandi consumatori di cocaina: uno di loro, un notaio di Riccione, ha acquistato nell'ultimo anno ben 600 grammi di polvere e in una occasione ha anche preteso che la "roba" vendutagli (200 grammi) fosse sostituita perchè scadente.

La rete si muoveva tra Foggia, Pesaro, Napoli e la riviera grazie al collegamento imbastito da pugliesi e napoletani residenti in riviera con la collaborazione di pregiudicati albanesi. Tutti gli incassi finivano in una scatola depositata in una banca sammarinese: lì i carabinieri hanno rinvenuto parte della droga e quattro libretti di deposito.

Dall'inizio dell'operazione sono state arrestate e denunciate 24 persone (sei per favoreggiamento personale), tra cui anche elementi di Poggioreale in Campania e della provincia di Ferrara; 15 le perquisizioni. Per due degli indagati, una donna albanese e un professionista di Riccione, la magistratura ha disposto il divieto di residenza nella provincia di Rimini. Oltre alla droga - ne girava per 8-10.000 euro a settimana - è stata sequestrata ad un albanese anche una pistola che in più occasioni era servita a minacciare testimoni che avevano cominciato a collaborare con le forze dell'ordine. L'operazione coinvolge anche numerose persone in stato di libertà. I 13 arrestati sono: Marco Barone, 25 anni, di Napoli e residente a Rimini; Giuseppe Cerbucci, 27, di Castellammare di Stabia (Napoli); Catello D'Ammora, 29, Castellammare; Fabio Fabbri, 57, di Riccione; Vincenzo Falvo, 54, di Napoli; Massimiliano Franco, 33, di Riccione, residente a Coriano (Rimini); Luca Gnaccarini, 36, di Pesaro; Rocco La Pietra, 36, di San Severo (Foggia); Eder Marhila, 25, di Lezha (Albania), domiciliato a Rimini; Luca Pellegrini, 45, di Rimini; Klodjan Vucaj, 26, albanese domiciliato a Rimini; Ergin Zeqja, 27, di Lezhe (Albania).


26/10/07 - ilmessaggero.it

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