Cesena: ai Sert mille tossicodipendenti

Aumentano i tossicodipendenti che si rivolgono al Sert, cala l'eta' media dei nuovi utenti. Sono alcuni dei dati che emergono dal rapporto dell'attivita' 2006 del Sert di Cesena e che saranno presentati sabato nel corso di un convegno. L'anno scorso si sono rivolti al servizio 1001 tossicodipendenti, contro i 766 nel 2005: 502 sono stati presi in carico ed inseriti in un percorso terapeutico strutturato (88 nuovi, 414 gia' in carico o riammessi), 200 sono i provvisori, cioe' i soggetti che hanno avuto contatti con il servizio durante l'anno, ma che non hanno aderito ad un percorso terapeutico strutturato, 62 i definitivi, gia' conosciuti non in carico ma con prestazioni nell'anno, 237 appoggiati: soggetti gia' in carico al Sert di residenza, ai quali il Sert di Cesena assicura la continuita' terapeutica durante la permanenza nel territorio cesenate. Questi dati nel loro insieme evidenziano come nell'ultimo anno vi sia stato un incremento degli accessi complessivi al servizio (+18,4%).
I tossicodipendenti accedono ai servizi nella maggioranza dei casi spontaneamente (59,0%) o attraverso le forze dell'ordine (12,4%) o tramite il carcere (5,6%). La percentuale di utenti di sesso femminile (19,3%) e maschile (81,7%) conferma la differenziazione di genere, che caratterizza il fenomeno della tossicodipendenza, anche se va rimarcato che tale differenza tende ad assottigliarsi nei nuovi utenti, fra i quali le donne raggiungono il 25%.
Se prendiamo in considerazione l'eta' si evidenzia come a fronte di un leggero ma costante incremento dell'eta' media generale, che sottolinea la natura cronica della tossicodipendenza e il protrarsi dei percorsi di cura, si registri, un abbassamento dell'eta' media dei nuovi accessi. Si tratta di una utenza nella maggior parte dei casi celibe/nubile nella, che vive una situazione abitativa spesso problematica, con un livello scolastico medio basso, con un discreto inserimento nel mercato del lavoro.L'eroina si conferma la principale sostanza d'abuso primario, registrando una lieve flessione (71,1%, rispetto al 71,9% del 2005). Seguono cocaina 14,1%, in continuo trend ascendente, e la cannabis 11,2%, stabile sui livelli dell'anno precedente. Il rapporto da' conto anche degli alcoolisti che nel 2006 si sono rivolti al Sert: 238, contro i 181 del 2005. Dopo la flessione registrata nel 2000 che aveva portato a 80 gli utenti in carico, continua anche per il 2006 il trend ascendente. Tale incremento e' coinciso con una modifica organizzativa interna al servizio che ha portato alla creazione di una "equipe alcol" che opera esclusivamente sui pazienti alcolisti.
Gli alcolisti in carico sono prevalentemente maschi (66,9%), la quota di femmine nel 2006 si attesta al 33,1%, in calo rispetto all'anno precedente (35,7%), comunque molto al di sopra del dato regionale che per il 2005 era pari al 26,5%. Considerando l'eta' la fascia prevalente va dai 40 ai 49 anni (32,6%); il 58,6% ha, comunque, un'eta' compresa fra i 30 e i 59 anni; rispetto all'anno precedente si registra un aumento degli alcolisti con piu' di 50 anni, e una lieve contrazione di tutte le altre fasce. Rispetto al dato regionale, si rileva una maggiore presenza degli alcolisti piu' giovani, al di sotto dei 39 anni.
In generale negli ultimi anni si sta verificando che i nuovi utenti registrano una eta' media superiore a quelli gia' in carico al Sert. Emerge il quadro di un alcolista che ha, o ha avuto, esperienze di convivenza e matrimonio e che in prevalenza vive fuori dal nucleo famigliare di origine. Ha una scolarita' bassa, salvo eccezioni, ha una attivita' lavorativa regolare o una pensione. Il vino rimane la bevanda d'abuso prevalente piu' diffusa (57,9% dei casi), che torna ai massimi livelli e che interessa trasversalmente le diverse classi di eta'.
A seguire, i superalcolici, in significativo calo, e la birra, il cui dato rimane costante.


25/10/07 - droghe.aduc.it

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