Prof condannato per molestie

Palpeggiò alunna dodicenne: tre anni e quattro mesi di reclusione


Il professore mestrino era già stato ritenuto seminfermo di mente in un altro procedimento penale per cui era stato condannato. Ieri, è stato condannato per un reato più grave: tre anni e quattro mesi per aver molestato sessualmente un'alunna di 12 anni. Eppure ancora insegna.

Poco più che quarantenne, insegnante di sostegno in una scuola media della terraferma, Loris T., era stato denunciato dai genitori della dodicenne che stava nella sua classe. La ragazzina aveva raccontato che il professore le aveva chiaramente palpeggiato il seno, insomma non si era trattato di un toccamento fuggevole o di uno sfioramento più facilmente giustificabile, bensì di una carezza. L'accusa è stata quella di violenza sessuale. Più di qualcuno, nell'istituto, non si era meravigliato della denuncia perchè già altri alunni avevano riferito che lo stesso insegnante spesso aveva affrontato con loro temi di natura sessuale.
Nell'ambito del procedimento Loris T., su richiesta del suo stesso avvocato difensore, è stato sottoposto ad una perizia psichiatrica, al termine della quale gli è stato rilevato un vizio parziale di mente, ma, a sorpresa, è stata anche segnalata la sua pericolosità sociale. Già in precedenza, il professore mestrino aveva chiesto e ottenuto di essere esaminato da uno psichiatra, presumibilmente per ottenere uno sconto di pena. Era finito, infatti, davanti a un giudice di Padova - doveva rispondere di resistenza dopo aver bloccato un autobus piazzandosi in mezzo alla strada - ed anche in quell'occasione era stato sottoposto a perizia e giudicato seminfermo di mente.
Nonostante tutto, però, aveva potuto continuare ad insegnare alle medie (lo fa tuttora). C'era chi, sia tra i genitori dei suoi allievi sia tra i colleghi, lo considerava un tipo originale, con atteggiamenti bizzarri, ma niente di più. Anche quella condanna a Padova, in fondo, non riguardava la scuola, la lite che aveva causato il procedimento era scoppiata tra lui e l'autista dell'autobus su cui viaggiava. E delle conclusioni alle quali era giunto il perito nominato dal magistrato nessuno era a conoscenza.

Adesso, il giudizio del primo psichiatra che lo ha esaminato è stato confermato da un secondo, non solo: è arrivata un'altra condanna e questa volta più pesante e per una grave accusa. Proprio il mese scorso il ministro della Pubblica Istruzione Beppe Fioroni aveva dichiarato di aver pronto una è proposta per facilitare l'allontanamento e addirittura il licenziamento dei docenti che nella scuola non facevano il loro dovere. Il progetto prevede iter amministrativi più snelli e maggior possibilità d'intervento dei dirigenti d'istituto e degli Uffici scolastici regionali. Il caso di Loris T. è davvero preoccupante, non solo perchè l'accusa di cui deve rispondere è di violenza sessuale, seppure nell'ipotesi meno grave e c'è anche da sottolineare che la sentenza non è passata in giudicato (lo sarà dopo gli altri gradi di giudizio), ma soprattutto per quelle perizia che lo indicano seminfermo di mente.

Ieri, il pubblico ministero Giovanni Zorzi, che ha coordinato le indagini, ha chiesto una condanna a tre anni, mentre il difensore sì è battuto per contenere la pena entro i due anni. E anche per questo motivo ha chiesto il rito abbreviato, che prevede lo sconto di un terzo rispetto a chi vuole il processo in aula davanti al Tribunale, riduzione che aggiunta a quella per il vizio parziale di mente faceva sperare in una pena meno pesante. Il giudice Licia Marino lo ha, invece, condannato ad una pena superiore a quella richiesta dall'accusa.


19/10/07 - Giorgio Cecchetti - espresso.repubblica.it

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