Silb “lo stop all’alcol non produce miglioramenti”

“Il divieto di vendere alcolici dopo le due di notte introdotto dalla legge nazionale 160 e l’obbligo di chiusura per le discoteche alle 3 del mattino previsto dalla legge veneta limitano la libertà di divertimento senza produrre alcun effetto positivo in quanto incrementano il nomadismo notturno e quindi il rischio di incidenti, incentivano l’abusivismo, alimentano comportamenti trasgressivi nei giovani e il consumo di sostanze stupefacenti”. E’ quanto sostenuto da Renato Giacchetto, presidente del Silb, il Sindacato italiano dei locali da ballo, intervenuto ad una riunione della terza commissione del Consiglio regionale del Veneto sul tema dei divieti a vendere alcool.
In alternativa ai divieti, introdotti dalla legge Bianchi, ma anche dalla normativa veneta che però dovrebbe entrare in vigore da aprile del prossimo anno, i gestori delle discoteche propongono di introdurre ‘etilotest’ e ’steward’ nei locali notturni, l’obbligo del ‘guidatore designato’ a tasso alcolimetrico zero, il trasporto notturno gratuito per chi ha bevuto, incentivi ai gestori che somministrano bevande analcoliche, campagne di sensibilizzazione, informazione ed educazione rivolte ai giovani. Ma soprattutto i gestori chiedono più controlli sulle strade da parte delle forze dell’ordine, “unico strumento efficace - secondo il Silb - per abbattere il numero di incidenti sulle strade”.


30/10/07 - eurofinanza.it

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