Ubriachi in auto, altre due vittime

ROMA - Prevenzione, campagne di sensibilizzazione e sanzioni più severe non hanno messo un freno alle stragi sulle strade provocate da guidatori ubriachi. Dopo la morte del piccolo di Merigliano, rimasto schiacciato a 10 mesi nell’auto della famiglia, altre due vittime si vanno ad aggiungere al già lungo elenco dei morti per il connubio “guidatore-alcol”. Una giovane ha perso la vita domenica sera dopo essere stata travolta nei pressi di Chieti da una cittadina russa “alterata”. La stessa sorte è toccata ad un ciclista reggino, sbalzato a terra da un tir.
Non sembra, dunque, aver avuto un effetto detrattore il sempre crescente numero di controlli effettuati sulle strade. Secondo il Viminale, infatti, nel 2007 gli appostamenti stradali sono triplicati rispetto all’anno passato: sono infatti 35.620 gli automobilisti risultati positivi al test. Un dato che però non convince il ministro della Sanità Livia Turco che in un’intervista è tornata a chiedere maggiori controlli, sottolineando come gli incidenti «siano la prima causa di morte fra i giovani». Il ministro si è invece detta contraria ad un possibile inasprimento delle pene: «Non sono favorevole a trasformare il reato di omicidio colposo in omicidio volontario».
Una tesi che non trova del tutto concorde il ministro della Giustizia Clemente Mastella che ha invocato «misure più severe per la sicurezza stradale».
Nonostante la “pressione” da parte del governo e delle forze dell’ordine, l’alcol è sempre più spesso causa di incidenti. A Francavilla al Mare (Chieti) una giovane donna è stata travolta a forte velocità dall’auto di una cittadina russa che percorreva una strada pedonale. L’investitrice, Alevtina Tchoumak di 34 anni, è stata arrestata per omicidio colposo, omissione di soccorso e guida in stato di ebbrezza dopo essere fuggita dal luogo della tragedia.
È durata poco anche la fuga del bolognese di 70 anni che, ebbro alla guida del suo tir, ha travolto è ucciso un ciclista di Rubiera (Reggio Emilia). Walter Corghi, “pedalatore” di 50 anni, era in sella quando il mezzo pesante lo ha speronato sbalzandolo a terra. Per lui nessuna speranza: è morto poche ore dopo in ospedale.


16/10/07 - corriere.com

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