Diete pericolose: tre medici indagati

Diete pericolose: tre medici indagati per commercio di stupefacenti


Sono 5 le farmacie genovesi chiuse nel corso dell’operazione “Anoressic park”, 40 le persone denunciate, 370 le perquisizioni effettuate dai carabinieri sul territorio ligure. Eseguiti inoltre numerosi decreti di interdizione dell’esercizio della professione medica o farmaceutica e di sospensione dall’esercizio della professione di farmacista.
L’indagine sulla prescrizione illecita di cure dimagranti, a soli fini estetici e non terapeutici, a base di farmaci anoressizzanti, ha preso avvio da un esposto presentato il 26 agosto del 2006 al Nas di Genova da parte di una paziente che lamentava di essere finita al pronto soccorso dell’ospedale San Paolo di Savona dopo alcuni giorni della cura dimagrante che le era stata prescritta dal suo medico.
Tre i medici coinvolti nell’inchiesta: Francesco Tata, Manuela Butini, sua assistente, e Maria Rita Caminiti. Devono tutti rispondere dell’accusa di violazione della legge sugli stupefacenti (in pratica di aver commercializzato sostanze stupefacenti), che prevede la pena da 6 a 20 anni di reclusione. Della stessa ipotesi di accusa devono rispondere i 12 farmacisti, di cui sette genovesi.
Nel corso degli accertamenti è emerso che i tre medici coinvolti non hanno mai conseguito le specializzazioni necessarie per la prescrizione di farmaci anoressizzanti (fendimetrazina, clorazepato, belfluorex, ecc.), considerati altamente dannosi per la salute.
In particolare, sull’ammontare del fatturato ricavato dal medico Tata, gli investigatori hanno evidenziato nell’ordinanza una telefonata intercorsa tra il sanitario e la madre il 21 gennaio del 2007. “Guarda - dice Tata - ho chiuso l’anno a 404.700 euro. E’ l’anno che ho guadagnato di più in assoluto”. Tata dopo alcuni calcoli conclude: “Io lordo guadagno intorno ai 68 milioni al mese, poi guadagni puliti saranno 40, ma comunque sia sono sempre tanti”. “E’ quindi ovvio di riflesso - spiegano gli investigatori nell’ordinanza - che anche i farmacisti collegati ai vari studi dei medici abbiano avuto maggiori fatturati attraverso la preparazione dei farmaci, violando consapevolmente la normativa vigente”.
Le indagini hanno accertato che da tutta Italia, persone desiderose di migliorare il proprio aspetto fisico, soprattutto donne, si rivolgevano ad alcuni medici compiacenti di Genova che prescrivevano loro drastiche cure dimagranti, basate sull’uso di farmaci anoressizzanti, la cui vendita à vietata o rigidamente controllata in Italia, a causa dei gravi effetti collaterali che si possono riscontrare. Spesso le diete venivano prescritte a distanza, telefonicamente o tramite internet, attraverso siti dedicati, e i medicinali venivano quindi spediti in tutta Italia tramite inconsapevoli corrieri. Le diete anoressizzanti venivano prescritte anche a persone che si trovavano già in conclamato stato di debilitazione fisica.
“I farmaci anoressizzanti - ha spiegato Luciano Caprino, farmacologo dell’università La Sapienza di Roma - provocano danni principalmente all’apparato cardiovascolare, al sistema nervoso centrale, insonnia e in qualche caso disturbi del comportamento”.


15/11/07 - ivg.it

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