Scoperta italiana, il bisturi elimina il diabete

MILANO — Il «pioniere» della chirurgia dell'obesità, Nicola Scopinaro, ha trovato un modo per sconfiggere il diabete di tipo II. Quello dell'allarme mondiale. Quello che, agli Stati Uniti, costa 10 mila dollari all'anno in più per malato.


L'80 per cento dei diabetici sono obesi o in sovrappeso. Sembra infatti che il troppo grasso venga usato dai muscoli per creare energia al posto degli zuccheri metabolizzati dall'insulina prodotta dal pancreas, che quindi lavora a vuoto. Di qui, l'insulino-resistenza. E poi il diabete. Ma se a livello di tubo digerente si impedisce l'assorbimento del grasso, il pancreas torna a lavorare secondo natura e in poco tempo si «risana». Lo ha pensato Scopinaro e così è stato nei primi 12 pazienti, su 20, operati nel 2007 non per l'obesità ma perché diabetici. Anche «magri» (in sovrappeso). Questo, dopo l'approvazione del comitato etico del San Martino di Genova, sede universitaria e di Scopinaro.


La tecnica adottata, in laparoscopia, è quella che ha reso famoso nel mondo il chirurgo italiano: la diversione bilio-pancreatica. La bile aiuta ad assorbire i grassi, l'insulina del pancreas gli zuccheri. Che cosa fa Scopinaro? Crea due vie dallo stomaco verso l'intestino: una percorsa dal cibo, l'altra solo dalla secrezione bilio-pancreatica, indispensabile per la digestione. Che arriva molto più a valle del normale. Ne risulta una limitazione del quotidiano assorbimento dei grassi a soli 40 milligrammi e dell'assorbimento calorico a 1.700 calorie per l'uomo e a 1.400 per la donna, cui corrispondono un peso di 85 e 70 chili, che viene raggiunto e poi mantenuto indefinitamente, insieme al ripristino della normale sensibilità del pancreas all'insulina.


Visti i risultati, «partirà a luglio 2008 — annuncia Scopinaro — un primo studio multicentrico che coinvolgerà 20 ospedali italiani (da Pordenone a Messina) e 600 pazienti sovrappeso o lievemente obesi, reclutati in tre gruppi: il primo da sottoporre a diversione bilio- pancreatica; il secondo da sottoporre a by-pass gastrico (anch'esso anti-diabete); il terzo di controllo». Tutti i pazienti, quindi, verranno seguiti per 10 anni, onde valutare, oltre al mantenimento dello stato di non diabete, una serie di parametri funzionali riferiti agli organi maggiormente colpiti dalla malattia (occhi, reni, apparato cardiovascolare).


Sono 4 milioni e mezzo i diabetici in Italia, e metà di essi, nonostante la dieta e i farmaci, non riesce a controllare adeguatamente la glicemia: per questi ultimi si aprirà la strada dell'intervento. L'annuncio è stato fatto a Milano. Ieri, prima Giornata mondiale per la lotta al diabete. Secondo quanto stabilito da una risoluzione delle Nazioni Unite. Con Scopinaro, il presidente della Società europea di diabetologia (Ele Ferrannini) e il presidente della Società italiana di chirurgia dell'obesità e delle malattie metaboliche (Pietro Forestieri). E gli Stati Uniti aspettano i risultati. Intanto, lo scorso ottobre, hanno insignito l'italiano della massima onorificenza chirurgica mondiale: membro onorario dell'American College of Surgeons. Il Nobel del bisturi. Assegnato a soli quattro italiani nella storia dell'istituzione statunitense, tra i quali Umberto Veronesi. E ieri altro annuncio: il 4 aprile 2008, a Roma, al Tempio di Adriano, l'incontro Changing Diebetes Barometer, documento mondiale per misurare il «clima» attorno al diabete. Promotori Diabete Italia e ministero della Salute.


Mario Pappagallo - 15 novembre 2007 - corriere.it

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