Più parità, più felicità

Ovvero, l’utopia delle pari opportunità per tutte/i


Milano. In occasione della Conferenza Internazionale della Comunicazione Sociale, prevista il 22 e 23 novembre 2007 presso l’Aula Magna dell’Università degli Studi di Milano, organizzata dalla Fondazione Pubblicità Progresso, e che intende mettere in evidenza il nesso tra Comunicazione Sociale e felicità e sottolineare il ruolo che la comunicazione può avere per migliorare il livello della qualità della vita sia a livello individuale sia a livello collettivo, il 23 novembre verrà presentata la Mostra sulle Pari Opportunità “Più parità, più felicità”, promossa nell’Anno Europeo delle Pari Opportunità per tutti.

Una “mostra per mostrare” che esiste, in Italia e nel mondo, un ampio lavoro di ricerca teso a concretizzare – attraverso micro e macro interventi – l’utopia delle pari opportunità per tutti, in particolare per le cosiddette “categorie deboli”: nello specifico, disabili, donne, migranti. Una ricerca che non è affatto evidente alla maggior parte delle persone pur essendo diffusa e percorsa da intrecci preziosi.

La mostra si struttura come una “ricerca di indizi” che si intersecano sino a formare una vera e propria “mappa” concettuale e reale. Una mappa da portare alla luce, e da mettere sotto gli occhi di una società distratta, che sovente non si sofferma a considerare le vie attraverso cui il miglioramento della qualità della vita è – per tutti – possibile.

Per questo la mostra si presenta come un percorso di una metropolitana che, nel profondo del territorio, crea stazioni, punti di incontro e di scambio.

Disabilità: Il concetto che unifica l’area è quello del “percorso di vita”. Ciò significa presentare oggetti e progetti per i tre momenti fondamentali della vita delle persone: • la casa • lo studio e il lavoro • il tempo libero e lo sport.
La presentazione avviene sia attraverso l’esposizione di oggetti veri e propri, sia attraverso filmati in cui si vedono le soluzioni proposte “in azione”, ossia in relazione con la persona disabile.

Parità di genere: Questa area sarà sviluppata a partire da tre “temi caldi” che riguardano le pari opportunità di genere: • il lavoro • gli stereotipi • i tempi di vita Il linguaggio di questa sezione è prevalentemente filmico: una serie di video e di grandi scritte scandiranno la presenza di pochi oggetti significativi.
Nei video si presentano brevissime interviste sui temi indicati a persone comuni ma anche a opinion leader, a personaggi del mondo dello spettacolo e della cultura, così da offrire un panorama ricco e variegato di idee sui diversi temi.

Intercultura: Per questa area si è scelto il tema del “dialogo tra culture”, come fattore che può portare a una effettiva relazione tra le varie culture e predisporre alla reciproca comprensione e alla valorizzazione della diversità. Sono tre le aree messe in mostra: • la musica • la cucina • l’arte

Ciascun ambito utilizza il proprio linguaggio specifico, presentando i risultati emergenti di questa “fusion” che contribuisce a far cambiare il modo di pensare di tutte le persone, siano esse native o migranti.


22/11/07 - women.it

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