Ragazze italiane: il 50% fa sesso non protetto

BERLINO - Le italiane amano il rischio: il 50% fa sesso non protetto. E non utilizza nemmeno altri metodi contraccettivi. Lo indica un sondaggio realizzato dalla Società italiana di Ginecologia e Ostetricia (Sigo) e presentato oggi a Berlino alla vigilia della prima Giornata Mondiale della Contraccezione. L'indagine è stata condotta su 1.100 ragazze, interpellate quest'estate sulle spiagge italiane: una su tre ha vissuto la sua «prima volta» senza protezione, e il 30 per cento continua a sfidare la sorte non usando niente, mentre il 20 per cento fa affidamento sul coito interrotto. «Il quadro che emerge non è per nulla confortante - commenta Emilio Arisi, consigliere nazionale della Sigo e direttore dell'U.O. di Ostetricia e Ginecologia dell'Ospedale Santa Chiara di Trento - e ci spinge a insistere nella battaglia di informazione ed educazione».

INFORMAZIONE - Il rischio, nel non usare preservativo, è soprattutto quello di contrarre malattie sessualmente trasmesse.
Ma l'obiettivo della Sigo è anche quello di promuovere una contraccezione consapevole per ridurre le possibilità di aborto volontario. Anche perchè il 90% delle interpellate ha già avuto rapporti, con l'età media della prima volta che si aggira poco al di sotto dei 17 anni.
Per sei su 10, il sesso equivale all'amore, ma sono ormai rare quelle che attendono il giorno del si. Generalmente si tratta di rapporti stabili da oltre un anno, e nel caso di una gravidanza inattesa, la prima persona a cui si rivolgerebberoè la madre.

IMMGRATE E ABORTO - E ridurre le gravidanze indesiderate è anche l'obiettivo dell'Istituto nazionale per la promozione della salute delle popolazioni migranti e il contrasto delle malattie della povertà di Roma, diretto dal professor Aldo Morrione, che ha segnalato un'emergenza aborto soprattutto tra le giovani immigrate: se nel nostro Paese, infatti, «si registra una diminuzione generale del numero di aborti, verifichiamo un costante aumento fra le donne immigrate, che lo chiedono in un caso su 4. Tanto che nel 2004 hanno rappresentato il 27,2% del totale degli interventi richiesti».

SECOND LIFE - Anche per questo è stata varata dalla Sigo la campagna «Scegli tu», che ha lanciato il sondaggio e diffuso opuscoli informativi e spot radiofonici. E in occasione della giornata mondiale della Contraccezione i ginecologi lanciano altre due iniziative: un numero verde gratuito per rispondere ai dubbi sul sesso e la contraccezione (800 555 323) e uno spazio dedicato su Second Life, il seguitissimo mondo virtuale dove il Palazzo Healty, appena inauguratoi, fornirà materiale informativo e consentirà un'interazione. «Abbiamo scelto di usare tutti mezzi a nostra disposizione per favorire una scelta contraccettiva consapevole e minimizzare le interruzioni di gravidanza - spiega il professione Emilio Arisi, Consigliere Nazionale della SIGO e responsabile per la Società scientifica della campagna di informazione –. Il progetto su Second Life si rivolge in particolare alle giovanissime, le più a rischio per inesperienza e mancanza di informazioni ma anche le più difficili da colpire con un messaggio educativo. Questo strumento va ad aggiungersi a quelli che già abbiamo adottato per fare informazione su sesso e contraccezione fuori dagli ambulatori e utilizzare lo stesso linguaggio delle ragazze».

25 settembre 2007 - corriere.it

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