Alcol, dopo le 2 è vietato ma in disco scorre a fiumi

Succede anche a Torino: alcolici e birre nascoste nelle auto, chioschetti e ambulanti pronti a vendere ogni tipo di bevanda. Sono le conseguenze della discussa legge che vieta alle discoteche di vendere gli alcolici dopo le 2 notte.

Dopo la "pausa sigaretta" diventa così di moda la "pausa bevuta", che costringe i ragazzi che vogliono rifornirsi di alcol ad uscire dalle discoteche per andare al bar o chiosco più vicino, o più semplicemente, a brindare nei parcheggi prima di tornare sotto la pioggia di luci e musica. Per questo, da un mese e mezzo (la legge è entrata in vigore il 3 ottobre) i bar del Lungo Po fanno affari d'oro, a scapito delle discoteche dei Murazzi. E, ancora, gli ambulanti che prima vendevano i mazzi di rose ora girano ai Muri e all'Imbarchino con casse di birra.

Regole solo per qualcuno
La Drogheria, il Lab, il Caffè 21 sono tra i locali che più hanno beneficiato della legge, perché molti scelgono i "locali da aperitivo" e i pub per rifornirsi o imbottirsi di alcol in vista della discoteca. Per non parlare delle vinerie del Quadrilatero, che prima vendevano bicchieri di vino da consumare all'interno del locale, mentre adesso vendono bottiglie "che i ragazzi si portano fuori". Fatta la legge, insomma, ecco spuntare vari modi per "aggirarla". La norma vieta infatti la somministrazione di bevande alcoliche solo nei locali "dove si svolgono spettacoli e altre forme di intrattenimento". In parole povere: le discoteche. Non i bar nè i ristoranti, ma nemmeno gli autogrill (alla faccia della prevenzione alla guida in stato di ebbrezza), o le enoteche.

Tutti vogliono bere
Le discoteche lamentano un netto calo nella vendita di bevande, ma prima delle 2 anche lì si fanno affari d'oro. Ciò che prima si vendeva in 3/4 ore, adesso va dall'1 alle 2. "Ragazzi, affrettatevi! Mancano solo 20 minuti" viene urlato dai microfoni del "Centralino" (ma non solo), e la "corsa" con ressa ai banconi coinvolge tutti. C'è anche chi acquista bottiglie di spumante e le nasconde sotto i cuscini dei divanetti e chi, ancora, porta con sé delle "fiaschette" di superalcolici da tenere in tasca.Il nomadismo
Una delle conseguenze più evidenti della legge è il proliferare del "nomadismo notturno": tutti in giro, in auto, a cercare chi vende alcol di sottobanco o un pub aperto anche a notte inoltrata. Quanto al problema della guida in stato di ebbrezza, pochi problemi: l'unico incentivo a non bere è dato dai controlli della polizia. Quanto all'etilometro messo a disposizione dalle discoteche, nessuno, in 60 giorni, ne ha fatto richiesta.

Daniele Angi - 20/11/07 - city.corriere.it

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