Sicurezza stradale, cifre di guerra

Milano 20/11/2007 - "Sensibilizzare e sollecitare gli enti preposti ad avviare finalmente quel circuito virtuoso di provvedimenti che consentano di ridurre drasticamente il numero degli incidenti stradali, in Italia a livelli intollerabili: 8.000 morti e 25.000 invalidi gravi ogni anno, un bollettino di guerra che pone il nostro Paese quale fanalino di coda in Europa per la sicurezza stradale", ci spiega Domenico Musicco, legale dell'Associazione Italiana Familiari e Vittime della Strada. Una Giornata mondiale dedicata alla sicurezza stradale quella di domenica scorsa, che l'Assemblea Generale delle Nazioni Unite ha voluto dedicare al problema e che l'onlus italiana che raggruppa le vittime e i familiari della strada ha voluto ricordare con eventi dal forte impatto emotivo, come la "manifestazione delle croci" a Travagliato, in provincia di Brescia.


Nel mondo ogni anno si calcola in un milione e mezzo il numero delle persone che muoiono per incidenti stradali e sconfinata è la cifra dei feriti. Numeri che fanno impressione, che superano quelli di qualsiasi guerra, tanto che per il 2007, per la prima volta, l'Assemblea Generale delle Nazioni Unite ha voluto istituire nella terza domenica di novembre la "Giornata mondiale del ricordo" di queste vittime, invitando i governi e le ONG di tutto il mondo alla commemorazione di queste. Una preghiera inserita anche nell'Angelus letto domenica scorsa da Papa Benedetto XVI. Sempre a Roma in serata sono stati accesi in piazza del Campidoglio potenti fari puntati verso coloro che non ci sono più, un fascio di luce proiettato in cielo e che andrà a unirsi con quelli accesi in Francia, Spagna, Inghilterra, Messico ed altri Paesi aderenti all'iniziativa. Ma sono 98 le città italiane che hanno ricordato la giornata con manifestazioni varie.


Particolarmente significativa la cerimonia che si è svolta dalle ore 10 alle 18 a Travagliato, in piazza Libertà: la ormai tradizionale "Manifestazione delle Croci" ha visto esposte sul piazzale tante croci quante le persone che hanno perso la vita in incidenti stradali nella provincia di Brescia: 164 persone soltanto nel 2006, un ben triste primato. Un sacrificio insopportabile, da sottrarre all'indifferenza con il ricordo vivo di quei cari che non ci sono più. "La manifestazione delle croci a Travagliato è volta da un lato a sensibilizzare gli utenti della strada sulle conseguenze troppe volte tragiche degli incidenti stradali - ci dice Domenico Musicco, legale dell'Associazione Italiana Familiari e Vittime della Strada - dall'altro a sollecitare tutti gli enti preposti (Parlamento, Governo, forze dell'ordine, magistratura) ad avviare finalmente quel circuito virtuoso di iniziative e provvedimenti che consentano di ridurre drasticamente il numero dei sinistri stradali, che si mantiene in Italia a livelli intollerabili: 8.000 morti l'anno e 25.000 invalidi gravi. Questo il bollettino di guerra che pone l'Italia come fanalino di coda in Europa per la sicurezza stradale".


Un percorso lunghissimo quello per rendere più sicura la circolazione stradale. Il legale dell'Aifvs ha espresso apprezzamento per le recenti modifiche al Codice della Strada che hanno inasprito le pene per i reati connessi alla circolazione stradale, pur nel "dissenso critico verso una legislazione che si presenta confusa e non garantisce la certezza della pena: sono state inasprite anche eccessivamente le sanzioni di carattere economico nei confronti di tutti, ma non è stata invece prevista una soglia minima di pena per chi uccide su strada, spesso sotto effetto di alcol e droghe - dice l'Avv. Musicco, che aggiunge - Le pene, in questo caso, rischiano di restare sulla carta. Da tempo propongo di stabilire per questi gravissimi casi di omicidi stradali, commessi da veri e propri pirati della strada, una pena certa e immediatamente applicata di tre mesi di carcere e quattro anni di sospensione della patente. Naturalmente, nelle ipotesi più gravi, le pene andranno aumentate, valutando caso per caso. Annunciare delle pene esemplari, attraverso i mezzi di informazione, sapendo poi che non troveranno alcuna applicazione pratica, non può risolvere la piaga della strage stradale e ci pone lontani anni luce dall'obiettivo europeo del dimezzamento del numero dei morti su strada entro il 2010".


20/11/07 - tgcom.mediaset.it

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Basta guerre nel mondo!