Tenta di vendere la moglie: arrestato

BOLZANO. Quando la moglie l’ha lasciato per andare a vivere con un altro non era preoccupato di aver perso l’anima gemella o la donna con cui crescere i suoi figli, ma si è arrabbiato perchè i conti non tornavano più. L’uomo, un albanese di 31 anni, era solito far prostituire la compagna e allora, per tornare in pari, ha chiesto al rivale 3.000 euro per il mancato guadagno. I carabinieri, però, lo hanno arrestato per estorsione e sfruttamento della prostituzione.
I militari dell’Arma sono venuti a conoscenza della strana storia alla fine della scorsa settimana, quando il nuovo uomo della giovane albanese, un nomade residente in zona, ha promesso alla compagna amore eterno e ha deciso di recarsi al comando provinciale di via Dante per denunciare l’episodio. Ha spiegato di voler porre fine a quella squallida storia, fatta di ricatti, per poter condurre un’esistenza finalmente serena. A quel punto i carabinieri, con la regia del nuovo capo del radiomobile Alexander Platzgummer, hanno iniziato ad indagare ed a volerci vedere più chiaro.
Il nomade ha raccontato di aver incontrato l’ex marito di Anna, Fredy Zerellari, parso da subito piuttosto risentito, ma non per una questione affettiva. Ha spiegato, infatti, senza tanti giri di parole che senza l’ex moglie a casa i conti non tornavano più. Mancava un reddito, quello derivante dalla prostituzione. Il nomade, persona seria e animata da buone intenzioni, ha chiesto - spaventato - all’albanese quanto volesse per «non accampare più diritti» sulla sua attuale compagna.
Zerellari ci ha pensato sù qualche minuto e poi ha formulato la sua richiesta: 3.000 euro e non si sarebbe fatto più vivo, almeno per un po’. A quel punto il nomade ha discusso della questione con la nuova compagna - che nel frattempo ha lasciato il marciapiede ed ha spiegato ai carabinieri di sentirsi amata e di essere finalmente serena e felice - e i due hanno deciso di porre fine al ricatto. Hanno preso contatto con i carabinieri, sporto formalmente denuncia ed hanno concordato il piano d’azione.
È stato fissato un appuntamento con Zerellari, in occasione del quale dovevano essere consegnati i 3.000 euro pattuiti. Il nomade, però, non è andato all’appuntamento da solo. In via Buozzi, a mezzanotte e mezza, c’erano anche i carabinieri del radiomobile, che al momento della consegna della busta sono intervenuti arrestando in flagranza di reato Zerellari - che ha fornito generalità false - e due suoi complici, intervenuti probabilmente per dar man forte all’amico. Si tratta di Agostino Cari, 21enne nomade con residenza in via Milano, e Daniel Scavone, 18enne bolzanino residente in via Cagliari.
I carabinieri del radiomobile hanno disposto l’arresto dei tre per estorsione e sfruttamento della prostituzione. Allo stato attuale delle indagini appare più pesante la posizione di Zerellari, che non si sarebbe fatto scrupoli a sfruttare la moglie, fino ad indurla a scappare di casa.


19.11.07 - espresso.repubblica.it

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