Operatori sociali contro il Comune

Welfare napoletano Politiche sociali: cooperative e associazioni contro il Comune moroso, stop ai servizi per 40mila persone.

Un triste e sofferto contenzioso che si protrae da molto, troppo tempo. Il Comune di Napoli non paga gli operatori sociali da 14 mesi: sono circa 10mila, lavorano in 150 organizzazioni e 240 strutture di accoglienza residenziale, che garantiscono assistenza ad oltre 40mila persone.

Bambini in difficoltà
Tra le decine di migliaia di soggetti seguiti dalle associazioni del terzo settore ci sono bambini in difficoltà, (come quelli che hanno subito violenza fisica o psicologica), persone senza fissa dimora, tossicodipendenti, persone indigenti, ammalati, portatori di handicap.

Politiche sociali
Per sensibilizzare l'opinione pubblica e annunciare la sospensione dei servizi il Forum regionale del Terzo settore, il comitato "Il welfare non è un lusso", e il coordinamento Sam Campania (strutture di accoglienza minori) hanno organizzato una nuova mobilitazione, oggi (dalle 10) in piazza Municipio. "Le politiche sociali, che per troppo tempo sono state considerate marginali, devono essere inserite organicamente all'interno di politiche più complessive - si legge nella nota dei promotori dell'iniziativa- altrimenti a causa della morosità del Comune saremo costretti a chiudere i servizi".

Imbarazzante contenzioso
La protesta degli operatori sociali va avanti da diversi mesi ma sino a questo momento non ha prodotto alcun risultato. L'imbarazzante contenzioso (per l'amministrazione) non si è sbloccato neppure dopo le prime iniziative, che hanno sollevato un'ondata di indignazione nell'opinione pubblica.

Diritti di cittadinanza
"Gli interventi di protezione sociale - si legge nel comunicato - devono essere coniugati all'interno di strategie pubbliche che affermino e tutelino i diritti di cittadinanza, per cui le azioni, le politiche e gli interventi - rivolti ai minori e alle famiglie, ai meno abbienti e più bisognosi di cure, alle persone con disagio mentale - devono essere organicamente collegati alle politiche della cultura, del tempo libero, della mobilità dei giovani, dell'educazione, della formazione e del lavoro, della pianificazione urbanistica". City

20/11/2007 - city.corriere.it

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