Puglia, vertice sull'emergenza acqua

Riunione al ministero della Salute, su iniziativa del sottosegretario Antonio Gaglione. «Nel corso degli anni si sono accumulati difetti gestionali, non è giusto che questo ricada sulla popolazione»


ROMA – Si è svolto oggi presso il Ministero della Salute un vertice istituzionale sull'emergenza idrica in Puglia presieduto dal sottosegretario alla Salute Antonio Gaglione. Nel corso della riunione, alla quale hanno partecipato i rappresentanti degli enti e delle istituzioni locali interessati, sono state illustrate tutte le modalità per fronteggiare nel breve e medio termine il deficit idrico in Puglia. «La riunione è stata utile per inquadrare la moltitudine di problemi che si intersecano nella gestione della risorsa idrica in Puglia – ha sottolineato il sottosegretario Gaglione – tuttavia, è ampiamente chiaro che il nodo principale della questione ruota soltanto in parte attorno alla penuria di precipitazioni o alle perdite di rete, ma è determinata da un problema più ampio che va indagato a fondo. Di fatto, anche alla luce delle considerazioni espresse dal ministero delle Infrastrutture – ha insistito Gaglione - l'attuale disponibilità idrica non giustifica la situazione di gravissimo deficit che, addirittura, ha visto il ricorso alle autobotti; per questi motivi, il livello centrale ha il dovere di sapere cosa è accaduto e in quale settore del governo locale delle acque c'è stata la disfunzione. Sicuramente, dalle relazioni dei vari tecnici – ha aggiunto il sottosegretario – è emersa l’impressione che, nel corso degli anni, sia siano accumulati e cristallizzati difetti gestionali e non è giusto nei confronti della popolazione pugliese liquidare il deficit idrico attraverso la scarsità di piogge e con il clima sempre più caldo. Per questi motivi – ha proseguito Gaglione – ritengo opportuna una discussione costante anche a un livello politico ulteriore, nella speranza che si possa operare in sinergia istituzionale. L’acqua è il bene più prezioso in assoluto per la tutela della salute – ha concluso Gaglione – e il Ministero ha fondamentali compiti in materia di prevenzione che, in questo caso, verranno utilizzati fino in fondo: non è accettabile che il cittadino subisca la riduzione o l’interruzione di acqua potabile; è come sottrarre un diritto fondamentale».

12/7/2007 - lagazzettadelmezzogiorno.it

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