Film e videogames, nuove regole per minori

Film e videogames: nuove regole in arrivo a tutela dei minori


Abolire la logica della censura per il settore cinematografico a favore di un meccanismo di responsabilizzazione degli operatori. E per i videogames un nuovo regolamento. Sono le principali novità del disegno di legge approvato dal Consiglio dei Ministri.

Un disegno di legge – varato dal Consiglio dei Ministri – riguardante il settore cinematografico e i videiogiochi si pone l’obiettivo di modificare gli strumenti attualmente previsti dall’ordinamento in materia di tutela dei minori nella visione di opere cinematografiche, facendo leva sul principio di libertà e responsabilità degli imprenditori del settore cinematografico e dei principali agenti educativi, tra i quali in primo luogo la famiglia.

Presso il Ministero per i Benie le Attività culturali verrà pertanto costituita una “Commissione di classificazione dei film per la tutela dei minori” che, nel rispetto dei principi sanciti dalla Costituzione e dalle Convenzioni internazionali ed in accoglimento delle norme comunitarie sulla protezione dei consumatori, in particolare dei giovani, potrà:

- dare parere contrario alla proiezione in pubblico di un film, ove ravvisi in essa offesa al buon costume;
- stabilire se alla proiezione del film possono assistere i minori degli anni 14 o i minori degli anni 18, in relazione alla particolare sensibilità dell’età evolutiva ed alle esigenze della sua tutela morale.

Novità in arrivo, dal disegno di legge, anche per i videogames, per i quali sarà previsto un sistema di classificazione già approvato dalla Comunità europea. Si tratta del sistema Pegi – Pan European Game Information - il cui scopo è assicurare che i minori non siano esposti a giochi non adatti al loro specifico gruppo d’età. Messo a punto dalla Federazione europea del software interattivo (Isfe) e sostenuto dalla Commissione Europea, questo sistema di classificazione prevede una prima auto-valutazione dell'editore e, successivamente, il vaglio da parte di un ente amministratore indipendente: il Nicam (Netherlands Institute for the Classification of Audiovisual Media).

Nel caso di controversie sulla classificazione, è previsto un ente terzo denominato Pegi Complaints Board (Pcb) formato da un gruppo di esperti in protezione dei minori, e il Pegi Advisory Board, composto dai rappresentanti dei governi nazionali, che ha lo scopo di sottoporre all’industria eventuali proposte migliorative del sistema che tengano conto degli sviluppi dell’ambiente sociale e culturale di riferimento nei vari paesi europei. Nel dettaglio, il sistema Pegi utilizza cinque categorie d’età - videogioco per tutti (3+), videogioco idoneo a maggiori di 7 anni (7+), videogioco idoneo a maggiori di 12 anni (12+), videogioco idoneo a maggiori di 16 anni (16+), videogioco idoneo a maggiori di 18 anni (18+) - e 7 descrittori di contenuto: linguaggio scurrile, discriminazione, droghe, paura, gioco d’azzardo, sesso, violenza.

Linda Grilli - 02/08/07 - prontoconsumatore.it

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