Le illusioni della «nuova stagione»

Internet è un meraviglioso strumento «anarchico»: ognuno può inserirvi ciò che desidera e saranno poi i navigatori a decretare il successo dei contenuti. Anche Walter Veltroni ha cominciato ad utilizzare il web, con La nuova stagione. Vediamo di cosa si tratta. Navigando sui siti d'attualità politica, è facile imbattersi in quello creato per promuovere la candidatura del sindaco di Roma alla guida del Partito Democratico. Il sito web in questione s'intitola proprio La nuova stagione e ricalca le ultime tendenze dettate dagli internauti: blog, social network, podcast, photo sharing - tutti nomi celeberrimi fra i navigatori assidui. Di qui il primo dubbio che è lecito porsi: dietro a quest'immagine brillante e moderna, quali sono i reali contenuti? Che cosa porta e propone d'innovativo Veltroni per la politica italiana? Andando a cliccare sulle varie sezioni del sito, possiamo scoprire una lettera aperta che il sindaco di Roma ha inviato a La Repubblica per rispondere a Mario Pirani. Una lettera, quella del candidato leader del Pd, che contiene alcune delle linee guida della sua idea di «innovazione». Il discorso verte principalmente su Asl, Rai e istituzioni: per le prime Veltroni sostiene che i dirigenti dovranno aver acquisito una corretta istruzione manageriale certificata; per la tv di Stato, bisogna evitare che il suo CdA si trasformi in un piccolo parlamento; infine, per quanto riguarda le istituzioni, occorre ridare ad esse lustro. In quest'ultimo passaggio, il sindaco di Roma ricorda il parlamento con al suo interno Natalia Ginzburg e Leonardo Sciascia. E' cultura snocciolata a grani grossi per poter migliorare l'immagine di fronte a chi di cultura sa poco o nulla.


Nell'epoca in cui ognuno può fare successo dall'oggi al domani anche con la propria pochezza culturale o vendendo fumo spacciandolo per succulento arrosto, c'è spazio anche per Veltroni e per la demagogia contenuta nelle sue parole. Il sito La nuova stagione è un perfetto campionario di nuove tecnologie, utilizzate per accaparrarsi le simpatie dei più giovani. Ma quello che rimane, dopo una attenta lettura dei contenuti, è soltanto quel sentimento che si ha quando ci si sente presi in giro da tutti.
Esattamente come accaduto in quel di Torino durante il discorso di candidatura alla guida del Pd del sindaco di Roma: nulla di nuovo all'orizzonte, ma soltanto belle illusioni (donne partecipi alla guida del partito, giovani che vengono presi in considerazione nelle scelte fondamentali del Pd, lavoratori degnamente retribuiti secondo le proprie competenze, immigrati finalmente accettati ed integrati nelle nostre città, anziani con pensioni adeguate alle fatiche di una vita, un lavoro per chiunque abbia voglia di fare, un apparato dello Stato che sia più snello ed accessibile al cittadino ed una politica più semplice per essere comprensibile da chiunque).


La candidatura di Veltroni ed il relativo sito web, insomma, riflettono appieno le tendenze di quella parte della società attuale che si nutre più di illusioni che di realtà. Quello che consola è che, oltre a questo qualunquismo tipicamente italiano per il quale siamo tutti dottori, esiste anche una classe di persone che realmente si dà da fare, che lavora, che produce senza parlare troppo, che agisce e che fa andare avanti il Paese, non senza difficoltà.


di Fabrizio Goria - 7 agosto 2007 - ragionpolitica.it

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