L'estate allontana l'osteoporosi

L’estate fa bene alle ossa grazie al sole, così come una dieta ricca di calcio e passeggiate all’aria aperta tengono lontana questa patologia ossea. Le vacanze possono dunque trasformarsi nell’occasione per mettere a punto la ricetta per prevenire l’osteoporosi. È quanto sostengono gli esperti del Centro di riferimento regionale per l’osteoporosi del Veneto. “I raggi solari favoriscono la produzione di vitamina D da parte dell’organismo, indispensabile per l’assorbimento del calcio. Anche camminare almeno mezz’ora all’aria aperta stimola l’intero metabolismo e quindi quello del tessuto osseo", dicono dal Centro. Un altro elemento fondamentale nella prevenzione dell’osteoporosi consiste in una dieta bilanciata: il nostro organismo, infatti, ha bisogno di un adeguato apporto alimentare quotidiano di calcio (normalmente: 800 mg al giorno, con l’allattamento e la menopausa: 1200 - 1600 mg al giorno). Oltre alla quantità di calcio presente negli alimenti - latte e derivati, pesce azzurro, legumi, vari ortaggi e frutta (mele, pere, fragole e ananas) - è importante quanto ne viene effettivamente assorbito e utilizzato dall’organismo. Bisogna bere tanta acqua, scegliendo una minerale che contenga oltre 300 mg di calcio per litro.


L’osteoporosi è una patologia provocata da una progressiva riduzione di calcio nelle ossa, che causa un indebolimento e una maggiore fragilità dell’osso, con conseguente rischio di fratture sia spontanee sia provocate da cadute o traumi. In Italia oltre otto donne su cento dichiarano di avere l’osteoporosi. Un dato Istat sicuramente sottostimato non solo perché si riferisce al 2000 (ultimo disponibile) ma anche perché, come ha dimostrato una recente indagine dell’Istituto superiore di sanità, solo una donna su due affetta da osteoporosi sa di esserlo. Dall’indagine "Le italiane e l’osteoporosi", condotta dalla Manners Ardi nel 2006 su 1621 donne in tutte le regioni italiane, emerge che Lazio insieme ad Emilia Romagna, Lombardia e Veneto sono le regioni in cui si effettuano maggiori controlli (circa il 34 per cento). Inoltre recenti studi epidemiologici sulla conoscenza, gli stili di vita e il comportamento degli italiani rispetto all’osteoporosi hanno dimostrato che chi conduce una vita all’aria aperta rischia meno di essere colpito da osteoporosi.


fonte: Il Velino - 08/08/07 - online-news.it

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