Infezione da Virus HPV

Dal 1° gennaio prossimo il Veneto proporrà l’offerta attiva e gratuita di vaccino contro l’infezione da virus HPV per le ragazze di 12 anni, allo scopo di prevenire l’insorgenza del carcinoma della cervice uterina.


Lo ha confermato l’assessore regionale alle politiche sanitarie Francesca Martini intervenendo oggi a Verona al convegno su questo tema promosso dalla Società Italiana di Medicina dell’Adolescenza e coordinato dal prof. Franco Borrato dell’Università di Verona, a cui hanno partecipato tra gli altri il sindaco Flavio Tosi e il prof. Joseph Monsonego dell’Istituto Fournier di Parigi.


L’assessore Martini ha sottolineato la valenza strategica di questa tematica in quanto il carcinoma della cervice uterina è uno dei due soli tumori che possono essere prevenuti attraverso un vaccino. In Italia vengono diagnosticati 3.500 nuovi casi all’anno e oltre un migliaio di donne muoiono a causa di questa patologia. Si tratta del primo tumore riconosciuto dall’OMS essere riconducibile ad un’infezione essendo correlato per il 95% dei casi con l’infezione da alcuni ceppi del virus HPV.


Grazie ai programmi di screening citologico (Pat-test) – ha rilevato l’assessore regionale alla sanità – nel Veneto la situazione epidemiologica è molto migliore del resto d’Italia: vengono diagnosticati circa 200 casi all’anno. Nel 2002 i decessi sicuramente imputabili a questo tipo di tumore sono stati 48, a cui vanno aggiunti altri 40 decessi che hanno avuto come probabile causa questa patologia.


L’assessore ha fatto rilevare che la letteratura scientifica internazionale concorda nel ritenere che la vaccinazione garantisce una protezione più elevata se fatta prima dell’inizio dell’attività sessuale. Per questo il target scelto per la campagna vaccinale gratuita in Veneto è quello delle adolescenti. “Considero la medicina dell’adolescenza – ha aggiunto l’assessore Martini – uno dei grandi temi da affrontare. La fragilità adolescenziale in termini sanitari è un nodo strategico nell’ambito dell’offerta di salute della Regione”.


L’assessore ha detto inoltre di ritenere questa vaccinazione una “pietra miliare” in materia di salute delle donne, ma anche un punto di partenza per il lavoro da portare avanti nei confronti degli adolescenti, sia per le ragazze che hanno una maggiore consapevolezza del proprio corpo, sia per i maschi che su questo fronte sono più indietro. “E’ comunque un’adolescenza a rischio – ha concluso l’assessore veneto – se consideriamo fattori come l’infezioni sessuali, l’uso di droghe e di sostanze psicotrope, l’alcol, il fumo. Per questo la Regione tende a proporre specifici percorsi di salute che hanno però bisogno di professionisti ed istituzioni attente e disponibili ad interagire”.


REGIONE.VENETO.it


03/09/07 - newsfood.com

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