Amato: sequestro dell'auto

AMATO: SEQUESTRO DELL'AUTO IN CASO DI EBBREZZA


ROMA - Il sequestro dell'auto di chi viene scoperto alla guida in stato di ebbrezza. Lo proporrà, secondo quanto si apprende, il ministro dell'Interno Giuliano Amato, al ddl in discussione al Senato. Nel suo disegno di legge sulla sicurezza stradale il Governo aveva previsto la confisca o almeno il sequestro del veicolo nel caso di guida sotto l'effetto di alcolici. Alla Camera, però, i deputati hanno tolto dal provvedimento del Governo sia la confisca sia il sequestro del veicolo, prevedendo il semplice fermo e lasciando il sequestro solo per la guida sotto l'effetto di droghe. Il ministro Amato, spiegano al ministero, riproporrà ora al Senato le norme originarie, chiedendo di tornare a equiparare la guida sotto l'effetto di alcolici a quella sotto l'effetto di droghe, prevedendo, anche nel primo caso, come era stato indicato dal Governo, almeno il sequestro del veicolo.


FERRERO, IN CDM DDL CONTRO ABUSO ALCOL

''Di fronte al moltiplicarsi di gravissimi incidenti causati da chi guida ubriaco, come quello di Pinerolo, si deve agire subito. Domani portero' al Consiglio dei Ministri un disegno di legge che regolamenta la pubblicita' degli alcolici e dei superalcolici''. Lo ha detto il ministro della Solidarieta' sociale, Paolo Ferrero."Ritengo che occorra rompere nell'immaginario collettivo, soprattutto per i giovani, l'identificazione tra il successo personale e l'assunzione di superalcolici veicolata attraverso le pubblicità. Per questo - ha aggiunto il ministro - solleciterò il Consiglio dei Ministri ad intervenire su questo tema". Il ministero della Solidarietà sociale presenterà domani al pre-Consiglio un disegno di legge che regolamenta la pubblicità dei superalcolici, rendendo più stringenti le regole in materia e intervenendo sulla prevenzione e l'informazione. Nel disegno di legge si proporrà infatti il divieto della pubblicità radiotelevisiva di bevande superalcoliche; l'obbligo di avere sulle bottiglie etichette ben visibili che invitano ad astenersi dal bere prima di mettersi alla guida; la costituzione di un Fondo per l'informazione e l'educazione sui rischi derivanti dall'assunzione di alcol per chi guida.

DI PIETRO: SERVE IL CARCERE

Eliminare il senso di impunità diffusa e prevedere norme durissime, fino al carcere, per le stragi sulle strade. Questa la strada da prendere, secondo il ministro delle Infrastrutture Antonio Di Pietro, per affrontare il dramma degli incidenti stradali. "E' una morte continua - afferma il ministro nel corso della trasmissione 'Vivavoce' a Radio 24 - a cui bisogna reagire certamente con l'educazione e la prevenzione, ma anche con la repressione. Mi dispiace dirlo in modo così duro, ma occorre sradicare il senso dell'impunità che c'é in Italia". Secondo Di Pietro, dunque, è necessario "prevedere norme durissime, perché si sappia che chi mette a rischio la vita degli altri mette a rischio anche la propria vita sul piano della libertà". Infatti, dice il ministro, bisogna punire "il comportamento di quella persona che quando è in grado di intendere e volere si mette in condizione di non capire più niente. E' necessario anticipare la colpevolezza al momento in cui uno sceglie di comportarsi in questo modo". Quanto alle pene, secondo Di Pietro il ritiro della patente a vita non è sufficiente, bisogna andare dal ritiro della macchina alla galera: "Cominciamo - osserva - con l'abitudine che dopo un'infrazione si scende e si va a piedi, fino a multe salatissime e se è davvero grave si va direttamente in carcere".

BIANCHI: INASPRIREMO LE SANZIONI

"Inaspriremo le sanzioni per le infrazioni più gravi, la sicurezza stradale è ormai una vera e propria emergenza". Il ministro dei Trasporti Alessandro Bianchi commenta così la drammatica serie di incidenti stradali mortali delle ultime ore, ed in particolare l'incidente in cui ha perso la vita una ragazza di 16 anni a San Secondo di Pinerolo. Il ministro ricorda che "il governo si è già mosso presentando un disegno di legge già approvato dalla Camera. I controlli aumenteranno e le sanzioni saranno più severe per i tre livelli previsti: multe, ritiro della patente e arresto. Quest'anno abbiamo avuto 5.500 vittime sulla strada, si tratta di una vera e propria emergenza".


16.07.07 - positanonews.it

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