Minicar off limits fino a 16 anni

Minicar off limits fino a 16 anni e giro di vite


ROMA - Veicoli troppo veloci e dalle alte prestazioni inaccessibili ai neo patentati per i primi tre anni, foglio rosa vietato ai sedicenni e mini car off limits per gli adolescenti di 14 anni che non potranno guidarle prima di averne compiuti 16. Il Senato non solo ha approvato il decreto legge sulla sicurezza stradale, varato dal Consiglio dei ministri il 3 agosto scorso, ma passando ad esaminare il resto del ddl presentato dal ministro dei Trasporti Alessandro Bianchi, ha anche aggiunto alcune modifiche che ora lo riportano alla Camera per la definitiva conversione, che dovrà avvenire entro il 3 ottobre.


Introdotto d'urgenza nel periodo estivo proprio per tentare di arginare il numero di incidenti stradali, il decreto ha anticipato alcune delle norme contenute nel disegno legge del ministro Bianchi soffermandosi in particolare sull'inasprimento delle pene e delle sanzioni per violazioni del codice della strada, quali limiti di velocità, guida in stato d'ebbrezza o sotto l'effetto di stupefacenti e limitazioni per i neopatentati.
Il mini-decreto infatti, è stato estrapolato dal ddl sulla sicurezza stradale ed è composto da sette articoli. Il primo riguarda la guida senza patente: i trasgressori vengono puniti con un'ammenda che va da 2.257 a 9.032 euro. Il secondo impone limitazioni ai neopatentati che per i primi tre anni non potranno guidare auto con potenza superiore a 50 chilowatt. Il terzo aumenta le pene per le violazioni dei limiti di velocità: chi li supera di oltre 40 chilometri orari rischia una sanzione tra 370 e 2.000 euro e la sospensione della patente fino a un anno.

L'articolo 4 riformula le regole per l'uso dei dispositivi radiotrasmittenti durante la guida: è consentito solo l'uso di apparecchi a viva voce o dotati di auricolare. I trasgressori dovranno pagare tra 148 e 594 euro, mentre la sospensione della patente (da uno a tre mesi) è prevista se lo stesso guidatore compie un'ulteriore violazione nel corso di un biennio.

L'articolo 5 punisce la guida in stato ebbrezza o sotto effetto di droga. E se prima il tasso alcolico compreso tra 0,5 e 1,5 grammi per litro prevedeva la stessa sanzione, ora è stato introdotto un tasso intermedio di 0,8. Introdotte anche delle pene alternative, come lo svolgimento di servizi sociali in istituti dove sono ricoverati vittime di incidenti stradali. L'articolo 6 riguarda la diffusione della consapevolezza dei rischi legati all'alcol: discoteche e locali dovranno esporre dei cartelli indicanti i tassi alcolici pericolosi e le infrazioni nelle quali si rischia di incorrere.

Infine, l'articolo 7 stabilisce che le disposizioni possono essere applicate anche alle violazioni commesse precedentemente alla data di entrata in vigore del decreto, purché il procedimento penale non sia concluso. Ma la norma che più fa discutere riguarda le restrizioni per i neoguidatori. «Ora il 18enne che non ha i soldi per comprare l'auto apposta per sé - spiega senatore di Forza Italia, Lucio Malan - e che in famiglia si trova una delle tante macchine troppo potente per le norme del governo, dovrà aspettare i 21 anni per iniziare a guidare. Un vero capolavoro di disattenzione per le famiglie e i giovani per i quali l'acquisto di un'auto, anche usata, è una spesa pesante».
Affermazioni che trovano d'accordo anche il senatore Oskar Peterlini, presidente del gruppo Per le Autonomie, secondo il quale sebbene «non sia opportuno affidare ai ragazzi berline potentissime, limitare di molto la cilindrata comporterebbe per molte famiglie che non ne hanno la disponibilità di dover comprare una nuova auto».

Annalisa D'Aprile - 20/09/07 - liberta.it

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