Niente foglio rosa ai sedicenni

ROMA - Niente foglio rosa ai sedicenni (almeno per il momento) e minicar 'off limits' per chi ha 14 anni. Sono alcune delle novità approvate oggi dall'aula del Senato dove è in corso l'esame del ddl sulla sicurezza stradale che apporta modifiche al testo licenziato in prima lettura alla Camera per inasprire le sanzioni alle violazioni al Codice della strada. Soppresso, appunto, l'articolo (il numero due) che riguarda il foglio rosa ai sedicenni. Anche se la questione non viene accantonata del tutto. Con una delega si rimanda infatti al governo l'opportunità di decidere sulla guida accompagnata per i sedicenni. E sarà ancora il governo, sempre con un ddl di delega, ad approvare la stretta sulle minicar (i quadricicli leggeri). Oggi infatti le 'macchinette' possono essere guidate anche dai quattordicenni. L'articolo quattro del testo prevede che il ministero dei Trasporti, entro due mesi dalla data di entrata in vigore della legge, innalzi l'età di guida da 14 a 16 anni in modo da allineasi con le normative europee sulle patenti (in pratica si chiede di equiparare le 'macchinette' ai motocicli).

Sempre sulla sicurezza stradale, ma in merito all'uso di sostanze farmacologiche, è intervenuta l'Associazione delle farmacie comunali (Assofarm). Gli antinfiammatori e gli antistaminici possono indurre sonnolenza. Gli antipertensivi possono avere effetti sedativi. Gli antispastici creare disturbi visivi. Per non parlare di ansiolitici, antidepressivi, antipsicotici. E con questi effetti collaterali, mettersi alla guida non è certo raccomandabile. Per questo Assofarm, l'Associazione delle farmacie comunali, ha pensato ad un vademecum, un opuscolo sugli effetti dei farmaci sulla guida. "Un argomento tanto importante quanto, paradossalmente, poco affrontato" spiega Francesco Schito, vicepresidente Assofarm: "L'esistenza concreta e scientificamente dimostrata di specifiche connessioni tra alcuni farmaci, eventualmente assunti dall'automobilista, e conseguenti rischi di diminuzione delle sue capacità e dell'attenzione nella guida".

Il volumetto verrà distribuito in 750 mila copie nelle farmacie pubbliche. "In Italia c'è un consumo notevole di tranquillanti, sedativi, ipnotici - sottolinea il presidente degli ordini dei farmacisti, Giacomo Leopardi - c'è, nel nostro Paese, una corsa alla compressa". Quindi, "mettere nero su bianco le istruzioni per l'uso rivolte a chi guida, e non conosce gli effetto collaterali dei medicinali è un'opera socialmente meritoria". L'opuscolo di Assofarm indica alcune semplici precauzioni da seguire in caso di assunzione di farmaci, prima di mettersi al volante. Ovviamente, leggere sempre il foglietto illustrativo. Quando si inizia una nuova terapia, e non è ancora chiaro come il nostro organismo reagirà al farmaco, "è sconsigliabile - dicono i farmacisti - affrontare al volante viaggi lunghi ed impegnativi, almeno nei primi giorni di trattamento". Quando si è costretti ad assumere farmaci mentre si è in viaggio (ad esempio per un mal di testa), "è meglio ricorrere a medicinali ben conosciuti di cui si è certi che non abbiano effetti sulle capacità di guida".

Occorre ricordare sempre, continua Assofarm, che i farmaci che agiscono sul sistema nervoso centrale possono interferire sulla guida. In caso di effetti non desiderati, provare a chiedere se esiste un medicinale alternativo. Qualora,poi, si assumano più farmaci contemporaneamente, è opportuno "chiedere al farmacista se possano influenzare la guida". Attenti, poi, all'interazione alcol-farmaci, e comunque, in caso di dubbi, chiedere chiarimenti al proprio medico o al farmacista.

A questo proposito interviene il ministro Livia Turco che, partecipando alla presentazione della guida sui rischi per chi guida, legati all'uso di farmaci ("un'iniziativa davvero importante"), lancia una proposta, una sollecitazione alle imprese farmaceutiche . Un bollino, un ideogramma che faccia capire immediatamente a chi li acquista che dopo aver assunto certi farmaci è meglio non mettersi al volante. "E' importante un'assunzione di responsabilità anche da parte delle aziende farmaceutiche. Ne stiamo discutendo con l'Agenzia per il farmaco", dice. "E' auspicabile un'autodisciplina in questo campo: le aziende produttrici potrebbero concordare l'uso di un simbolo di immediata comprensione per il pubblico. E conseguentemente chiedere all'Aifa l'autorizzazione per riportarlo sulle confezioni dei medicinali che presentano effetti sulla guida".Quello tra sicurezza sulle strade e uso di farmaci è un "aspetto poco indagato ma molto importante", dice Turco. "Ho investito la direzione per la Prevenzione sanitaria del ministero - fa sapere - per prevedere, nel piano di prevenzione degli incidenti stradali, linee guida sull'uso dei farmaci". Inoltre, "sarebbe importante avere anche delle norme comunitarie", definite dall'autorità europea per i farmaci.


19 settembre 2007 - diregiovani.it

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