Anoressia e alta moda

Si aprono le passerelle di ‘Alta Roma’, la kermesse di moda della Capitale e ripartono le polemiche sulle modelle dal fisico anoressico, le taglie 36. Il via al dibattito è stato dato dalla stilista Raffaella Curiel che in un’intervista ha raccontato di aver difficoltà a trovare taglie 40 – 42 e di dover ogni giorno confrontarsi con modelle magrissime che svengono durante le prove.
“Dichiarazioni che ancora una volta fanno luce su un problema reale – ha detto la presidente del Moige Maria Rita Munizzi – Le istituzioni devono fare la propria parte ma anche gli stilisti devono assumersi delle responsabilità visto che nella moda sono loro a dettar legge.
Hanno un potere enorme; se cominciassero a pretendere dalle agenzie delle taglie 40, rifiutando le 36 – 38, queste si adeguerebbero in breve tempo. E’ chiaro, però, che servirebbe un atteggiamento unanime da parte degli stilisti.


Invece sono ancora pochissimi quelli che, come la Curiel, sollevano e ammettono l’esistenza del problema”.
Il Moige si è detto anche d’accordo con la proposta avanza da alcuni esperi del Regno Unito di vietare le passerelle alle under 16 e ha evidenziato la “necessità di andare oltre i ‘manifesti’ e i codici di autoregolamentazione, che si dimostrano palesemente inefficaci, per approdare invece a regole e atti normativi chiari e decisi”.
Il bombardamento di immagini mediatiche, che mostrano donne al limite della sopravvivenza indicate come standard di bellezza, sono quanto di più pericoloso possa esserci per la psiche di ragazzine alle prese con la definizione di una propria identità. A tali ragazze andrebbe insegnato e mostrato che amare il proprio corpo e difenderlo da sé stesse e dagli altri è quanto di più edificante e femminile possa esserci.
Le case di moda dovrebbero pensare alla donna nella sua complessità e non annientarne la vita per pure questioni commerciali.


25.07.07 - italiasalute.leonardo.it

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