Campo nomadi, degrado per la città

MERANO. Le condizioni del campo nomadi cittadino alla confluenza fra Passirio e Adige sono di un degrado indegno per la città e sotto il profilo igienico-sanitario oltre che della sicurezza, essendo posto sotto il viadotto di una strada a scorrimento veloce qual è la MeBo, costituiscono un capitolo da risolvere con interventi urgenti e risolutivi da parte dell’amministrazione comunale: questo il tenore di un clamoroso dossier del questore di Bolzano Piero Innocenti. In tutto 58 pagine di immagini della situazione del campo nomadi inviate con una lettera/denuncia al sindaco Günther Januth.

Le tensioni sociali, che anche recentemente sono state al centro delle cronache, hanno spinto il questore Piero Innocenti a metter mano con decisione ad un capitolo assai delicato, e per molti aspetti, qual è la condizione che negli anni è andata aggravandosi al campo nomadi che si trova alla confluenza fra Adige e Passirio nel quartiere di Santa Maria Assunta.

Gli uomini della polizia di Stato hanno così elaborato un vero e proprio dossier fotografico - in tutto 60 pagine - che documentano inequivocabilmente una situazione indegna per la città nella quale si sommano gravi condizioni di pericolo sotto il profilo igienico-sanitario, ambientale e soprattutto per la sicurezza considerato che roulotte e accampamento si trovano esattamente sotto il viadotto di un’arteria a scorrimento veloce qual la MeBo.
E il questore Innocenti ha accompagnato il tutto con una lettera indirizzata al sindaco Januth ed alla sua giunta che lascerebbe davvero poco spazio alle valutazioni politico-sociologiche visto che solleciterebbe interventi urgenti e risolutivi una volta per tutte.

Del resto delle condizioni del campo nomadi da anni si discute ipotizzando varie soluzioni che vanno dal suo spostamento in diverse aree cittadine alla sua radicale riorganizzazione e messa in sicurezza senza tuttavia mai arrivare ad una scelta organica e in qualche misura tale da risolvere alla radice il problema.
Sta di fatto che nel frattempo si sono moltiplicati gli episodi di forte tensione fra la comunità dei nomadi rom e la popolazione del quartiere di Santa Maria assunta tanto che anche pochi giorni fa vi sono state “scintille” in particolare in via Postgranz, che si trova proprio a ridosso dell’accampamento. La preoccupazione è che prima o poi succeda qualcosa d’irreparabile e l’ennesimo campanello d’allarme è scattato quando si è verificato un nuovo “scontro” fra le parti che solo per caso non ha avuto conseguenze per i suoi protagonisti.

La convivenza del resto a volte, nonostante l’impegno e la buona volontà, è nei fatti assai difficile e per mille ragioni diverse. Senza contare che anche sotto il profilo ambientale tutta l’area assomiglia più ad una discarica a cielo aperto - con rifiuti ed auto abbandonate e rovesciate - che ad una zona di permanenza di una comunità nomade. Nelle ultime settimane pareva che con l’installazione della Madonnina nei pressi dal campo rom si sarebbe verificato il miracolo di una convivenza civile degna di tale nome tra abitanti e nomadi, ma evidentemente il miracolo non c’è stato. E ora interviene direttamente il questore.


25 luglio 2007 - espresso.repubblica.it

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