Raddoppia la pedofilia online

Raddoppia la dimensione della pedofilia online, con un giro d’affari giornaliero di 13 milioni di dollari e di 5 miliardi annuo. Questi i dati principali del rapporto sulla pedofilia nei primi sei medi del 2007 presentato oggi da Telefono Arcobaleno. «Nell’ultimo semestre -spiega il presidente dell’associazione, Giovanni Arena- Telefono Arcobaleno ha segnalato 2.090 siti al mese, con punte di oltre 200 siti pedopornografici in un solo giorno. Particolarmente aggressiva è risultata nel 2007 la promozione di siti pedofili a pagamento».

L’accesso a un sito pedofilo a pagamento costa mediamente 80 dollari e genera ogni giorno oltre 400 nuovi clienti, fruttando mediamente oltre 34 mila dollari al giorno. Ogni giorno, 7 nuovi bambini vengono sfruttati nel mondo per la produzione di pedopornografia. Ad oggi sono 30.000. Meno del 2% dei bambini sfruttati è stato identificato. «È indiscutibile -spiega Arena- la radice commerciale della maggior parte delle attività pedofile online, legate al triste mercato del pedobusiness. Germania, Stati Uniti, Russia, Olanda, Cipro, Giappone, Panama, Canada, Corea e Regno Unito si trovano ai primi dieci posti della classifica dei paesi che ospitano i siti segnalati, dei quali oltre mille sono legati al pedo-business».

Secondo il presidente dell’associazione un altro dato preoccupante e al quale dovrebbe essere riservata «la massima attenzione è il numero dei frequentatori dei siti pedofili, cifre con talmente tanti zeri da risultare davvero impressionanti. I frequentatori e i fruitori di questi siti sono prevalentemente americani, tedeschi, inglesi, giapponesi, francesi, italiani: un vero e proprio esercito che quotidianamente si muove in internet a caccia di foto, di video, di contatti».

Il report dell’associazione riguarda «esclusivamente i siti con espliciti contenuti e materiali pedofili e pedo-pornografici segnalati a FBI, Interpol, polizie nazionali secondo le rispettive competenze, e, in Italia, all’Autorità giudiziaria e al Nucleo Investigativo Telematico interforze composto da Carabinieri, Polizia postale e Guardia di finanza». Vi sono infine «precise denunce su una persistente serie di carenze legislative e di inerzia nel contrasto del fenomeno, che in molti paesi ancora agevolano l’ulteriore diffondersi della pedofilia online».


25.07.07 - lastampa.it

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