Bombe Nato uccidono 45 civili afgani

Un centinaio di morti, e tra questi almeno un numero variabile tra i 45 e i 65 civili. È il bilancio, che sarebbe riduttivo definire semplicemente "tragico", di bombardamenti aerei della Nato nella provincia meridionale di Helmand, in Afghanistan. Le autorità locali afgane denunciano che «secondo i risultati delle nostre inchieste fino ad ora risultano uccisi 65 civili, tra cui molte donne e bambini, e 35 talebani» in seguito al bombardamento del villaggio di Haidar Abad. Lo ha dichiarato il capo del distretto di Gereshkj, Dor Alishah. Successivamente, fonti delle stesse autorità, hanno precisato che sono stati recuperati i corpi di almeno 45 civili uccisi ma che le ricerche continuano tra le macerie delle case distrutte dalle bombe "alleate".

Se il bilancio delle vittime dovesse essere confermato, si tratterebbe del più sanguionoso bombardamento contro civili dal dicembre 2001. Una settimana fa il presidente afgano Hamid Garzai aveva denunciato con forza la carneficina di civili innocenti provocata da bombardamenti indiscriminati da parte delle forze Nato. In una settimana c'erano state quasi 95 vittime civili a seguito degli attacchi aerei. Il ministro della Difesa italiano, Parisi, aveva reso pubblica una forte presa di posizione dichiarando inaccettabili le vittime. La Nato aveva riconosciuto i fatti e si era impegnata a prendere provvedimenti immediati. Provvedimenti che evidentemente non hanno avuto conseguenze.

01-07-2007 - fonte

Nessun commento:

Basta guerre nel mondo!