Rifiuti pericolosi, blitz in 5 regioni

Otto milioni di euro il volume d'affari

Terre provenienti dalla bonifica di siti inquinati e fanghi industriali, contenenti sostanze cancerogene e fittiziamente declassificati, venivano smaltiti in discariche non autorizzate oppure sparsi su campi destinati alla coltivazione. Cinque arresti e perquisizioni

Roma, 2 lug. (Adnkronos/Ign) - Blitz dei carabinieri per la Tutela dell'Ambiente nei confronti di un'organizzazione criminale dedita al traffico illecito di rifiuti speciali. L'attività investigativa ha portato all'esecuzione di 5 misure cautelari in carcere e a numerose perquisizioni, che hanno interessato, in particolare, siti aziendali in Emilia Romagna, Lombardia, Veneto, Friuli Venezia Giulia e Toscana.

L'indagine è stata portata a termine dai militari della Sezione Operativa Centrale del Comando Carabinieri per la Tutela dell'Ambiente e del dipendente Nucleo Operativo Ecologico di Bologna, coordinati dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Bologna.

Le ipotesi di reato individuate fanno riferimento ad una associazione per delinquere finalizzata al traffico illecito di oltre 800.000 tonnellate di rifiuti speciali, pericolosi e non, nonché di altri rifiuti tossico-nocivi, in particolare terre provenienti dalla bonifica di siti inquinati e fanghi industriali, contenenti sostanze cancerogene che, fittiziamente declassificati e/o illecitamente miscelati con altre tipologie di rifiuti, venivano poi smaltiti in discariche non autorizzate dell'Emilia Romagna, oppure sparsi su campi destinati alla coltivazione come 'pseudo-compost'.

Il 'modus operandi' individuato, tipico delle associazioni gerarchicamente organizzate, era basato su ruoli ben definiti e accordi stabili. Gli arrestati assegnavano ai rifiuti, grazie ad analisi di laboratorio palesemente contraffatte, codici identificativi non connessi alla loro origine o provenienza, ma alle autorizzazioni degli impianti di smaltimento o recupero compiacenti, localizzati nel bolognese, mantovano e ravennate. Veniva inoltre costantemente evasa la cosidetta ''ecotassa''.

Il Giudice per le Indagini Preliminari presso il Tribunale di Bologna, concordando con le risultanze investigative raccolte dai militari operanti, ha emesso 5 ordinanze di custodia cautelare, 11 decreti di sequestro nei confronti di altrettante società, impianti e aziende agricole e15 decreti di perquisizione da condurre presso le abitazioni e le sedi legali delle aziende di proprietà dei vari indagati.

Il volume d'affari del traffico illecito è pari ad 8 milioni di euro mentre il valore dei beni sequestrati ammonta a 6 milioni di euro circa.

I provvedimenti emessi dall'Autorità Giudiziaria sono stati eseguiti, nelle prime di oggi, dai militari del Noe supportati dal personale dei Comandi Provinciali carabinieri di Bologna, Venezia, Milano, Ravenna, Vicenza, Ferrara, Rimini, Mantova, Pavia e Udine. E' stato inoltre utilizzato un velivolo del 13° Nec di Forlì-Cesena.

02-07-2007 - fonte

Nessun commento:

Basta guerre nel mondo!