1,600 le vittime delle alluvioni in Asia

1,600 le vittime delle alluvioni in Asia. Diecimila i bambini coinvolti


Il numero di vittime delle alluvioni causate dalle piogge monsoniche nell'Asia meridionale ha raggiunto quota 1.600 mentre le organizzazioni umanitarie lanciano un allarme che riguarda i bambini. Il ministro dell'Interno indiano ha parlato di 1.258 morti che, sommati ai 282 del Bangladesh e ai 91 del Nepal, raggiungono un bilancio totale di 1.631. I cittadini colpiti dalle precipitazioni e dalle inondazioni sono 31 milioni, tra cui 10 milioni di bambini.


Interi villaggi sono stati allagati e il piano di distribuzione degli aiuti sta subendo forti rallentamenti per le pessime condizioni delle strade, rese impraticabili dal maltempo. Solo in India le perdite economiche sono stimate sui 313 milioni di dollari, 227 milioni di euro. I dati raccolti parlano di precipitazioni tre volte maggiori rispetto alla media degli ultimi trenta anni.


Una barca che trasportava cento persone si e' capovolta e 35 persone sono morte sul Gange, nell'India orientale.

Sono almeno 10 milioni i bambini che necessitano di aiuti e assistenza, secondo 'Save the Children', che sta intervenendo in favore di oltre 90.000 sfollati, tra bambini e famiglie. "Milioni di bambine e bambini sono stati costretti ad abbandonare le proprie case", ha raccontato Gareth Owen, direttore delle Emergenze di 'Save the Children', "e la mancanza di ripari, cibo e acqua potabile insieme all'esposizione al gran caldo e all'umidita' li stanno esponendo a gravi rischi per la salute e la sicurezza".
L'organizzazione umanitaria ha riferito di stare provvedendo al trasferimento di nuclei familiari, all'allestimento di ripari temporanei e aree sicure per bambinie famiglie sfollate, alla distribuzione di dispositivi per rendere potabile l'acqua, kit igienici, vestiti, materiale scolastico, giocattoli.

In Pakistan, inoltre, sta aiutando circa 60.000 minori rimasti senza casa al passaggio del ciclone Yemyin, che ha colpito le province di Sindh e Baluchistan a luglio. Un analogo allarme e' stato lanciato dall'Unicef.


06/08/07 - rainews24.it

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