Tratta delle bianche

Minorenni albanesi e rumene costrette con la violenza a prostituirsi in Abruzzo


TERAMO. Venivano attirate in Italia convinte di svolgere un periodo di vacanza-studio, ma poi la dura realtà era quella della prostituzione sulla strada, nella costa tra Silvi e Città Sant’Angelo. Una moderna tratta delle bianche, che coinvolgeva minorenni rumene e albanesi, è stata scoperta dalla questura di Teramo, che ha arrestato oggi due rumeni e un albanese, mentre altri due componenti della banda sono irreperibili.

Una volta arrivate nella Penisola le giovani, tra i 14 e i 17 anni, venivano private della propria identità e della libertà personale con violenze e soprusi. Venivano scambiate alla stregua di oggetti tra le varie bande che gestiscono il racket della prostituzione nella zona.

L'indagine dei carabinieri di Giulianova coordinata dalla Procura di Teramo, denominata «Nuove schiave», era partita dalla richiesta di aiuto di una 17enne della Romania, e andava avanti da diversi mesi. È stato scoperto un vero e proprio asse di collegamento tra Romania, Albania e Abruzzo, gestito da una banda che non esitava a estendere le minacce ai propri che si trovavano nei paesi d’origine.


06/08/07 - lanciano.it

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