Incubo della sete da Francavilla a Chieti

Abruzzo, emergenza acqua: incubo della sete da Francavilla a Chieti


A Francavilla al Mare, la località turistica per eccellenza dell’Abruzzo, sono arrivate le autobotti per rifornire residenti e turisti. Emergenza piena anche a Chieti, dove l’esercito distribuisce acqua in piazza e la protezione civile disseta gli anziani a domicilio. A Pescara i rubinetti funzionano a singhiozzo e in due quartieri è addirittura vietato bere.


L’incubo della grande sete cresce di ora in ora, il comitato per l’ordine pubblico siede in permanenza nel palazzo della Prefettura per trovare il bandolo della matassa. Acqua scarsissima anche nel resto della Val Pescara.


La causa principale è la scoperta a Bussi sul Tirino, di un’enorme discarica abusiva di rifiuti industriali. Secondo gli esperti la più grande d’Europa! Un sito principale di quattro ettari e mezzo più due aree satellite avvelenate per oltre mezzo secolo dalle scorie del polo chimico dell’alta Val Pescara. Le prime analisi effettuate dalla magistratura e dal corpo forestale hanno evidenziato l’inquinamento delle falde idriche. Stranamente però i gestori dell’acqua hanno continuato fino a ieri ad esibire dati corretti. E’ bastato commissionare analisi indipendenti su campioni prelevati dai pozzi incriminati per dare corpo al sospetto che l’acqua inquinata sia stata sommariamente depurata e poi diluita con quella proveniente da altri punti. Ora a pagare sono i quasi cinquecentomila abruzzesi che vivono lungo la vallata del Pescara, l’area più popolata della regione e soprattutto quella più frequentata dal turismo. Con i rubinetti a secco, il rischio principale è anche il proliferare di problemi sanitari. Adriano Goio, commissario straordinario per il bacino Aterno-Pescara, fa un appello al senso di responsabilità ed allo stesso tempo cerca di fornire rassicurazioni. "Meglio avere i rubinetti a secco per un pò di giorni o bere acqua non sicura che può far male a noi ed ai nostri figli?".


Per la risoluzione del problema, il percorso individuato dall'ex sindaco di Trento prevede la costruzione in tempi brevi di nuovi pozzi all'ingresso del centro abitato di Bussi sul Tirino. Nel frattempo residenti e turisti attendo risposte concrete.


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