Seminario sull'uso e abuso dell'alcool

Canelli. Sabato alle 10, nel salone dei Sacchi della Contratto, si è svolto il seminario sull'uso e abuso dell'alcol nell'alimentazione, "La testa nel Bicchiere". Organizzato dalla PiEssePi (Oscar Bielli presidente), la società di sviluppo del territorio, in collaborazione con la Regione Piemonte, il Comune di Canelli, l'assessorato allo Sviluppo del Territorio ed il contributo della CrAt, ha avuto come relatori, intervistati da Filippo Larganà, Giorgio Calabrese (medico nutrizionista, docente universitario, membro dell'Authority europea per la sicurezza alimentare, ecc.), Lamberto Vallarino Gancia (presidente del Ceev-Comité Européen des Entreprises Vins), Michele Chiarlo (imprenditore e vicepresidente dell'Unione Industriale di Asti), Pierstefano Berta (dirigente Pernod - Ricard , docente universitario e vice presidente Oicce), Roberto Marmo (presidente della Provincia) e Davide Gariglio (presidente della Regione Piemonte).
Un piacevole discorrere di due ore, con il benvenuto dell'assessore Pino Camileri e la chicca finale del presidente Marmo.
Per Calabrese va scongiurata la mentalità di chi parla e comanda in materia come se si trattasse di tifoseria. "Sul vino non si può essere colpevolisti o innocentisti. A noi scienziati spetta dire, dopo ricerche rigide e rigorose, se fa bene o male. E io dico che un bicchiere di vino ai pasti ci fa star bene. Io non difendo il vino o il modo di produrlo. Io difendo la nutrizione. Ed è per questo che non capisco l'uso del superalcolico alla fine del pranzo".
Per Gancia "Prima della testa, nel bicchiere dobbiamo metterci il naso e la bocca. I fratelli Muccioli mi hanno detto che in due o tre mesi si riesce ad eliminare l'uso della droga, ma per togliere la dipendenza dalla testa ci vogliono almeno tre o quattro anni". Detto poi che nel vino non 'è solo alcol (l'85% è acqua) e che ci sono grosse diversità nell'assimilarlo, ha aggiunto che in Europa non c'è la tradizione e la cultura del bere vino. E questo costituisce un grosso motivo di scontro nel fare le leggi.
Per Chiarlo è importante la comunicazione ed una corretta informazione alimentare, a cominciare dalle scuole. In questo senso è un segnale il suo 'Parco artistico' (l'arte nelle vigne) di Castelnuovo Calcea, tenendo ben presente che dagli oltre 100 litri consumati, pro capite, nel primo Novecento si è passati agli attuali 45..
Per Berta "la storia ci conforta in quanto le prime leggi fiscali sul vino risalgono al 1500 quando la detraibilità dalle tasse era di 140 litri pro capite. Quindi il vino come un bisogno alimentare ed elemento simbolico e magico della nostra cultura. Come Pernod - Ricard stiamo portando avanti un progetto molto avanzato per un consumo consapevole per un futuro economicamente sostenibile, ed abbiamo firmato un accordo internazionale. In merito dobbiamo lavorare tutti insieme, produttori, consumatori, scienziati, giornalisti per arrivare ad avere a fianco della propaganda una comunicazione oggettiva".
In conclusione l'anticipazione del presidente Marmo che, vera chicca, riferiamo con un titolo a parte.


Marmo: "Anticiperemo apertura e chiusura delle discoteche"


A conclusione del seminario sull'uso e abuso del vino, l'intervento del presidente della Provincia di Asti, Roberto Marmo, ha fatto raddrizzare le orecchie, soprattutto dei giornalisti presenti: "Mi mangerò una bella manciata di voti, ma sento il dovere di procedere ugualmente. Intanto, come Provincia, abbiamo pronte tre interessanti iniziative. La prima: con l'Asl abbiamo in cantiere direttive per una alimentazione sana in tutti gli istituti scolastici. La seconda: d'accordo con le Forze dell'Ordine metteremo in funzione dei bus sia per l'andata che per il ritorno, alle discoteche. La terza iniziativa che prenderemo e che farà discutere sarà quella di far anticipare sia l'apertura che la chiusura delle discoteche".


28/09/07 - lancora.com

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