La sicurezza stradale passa dal casello di Ferrara Sud

Questa estate Snoopy, insieme a Diabolik, al signor Rossi e a tanti altri eroi dei fumetti, “si impegnano” nell’impresa di convincere gli italiani a trasformarsi in ambasciatori di sicurezza stradale. Personaggi di fantasia e “reali” saranno tutti insieme per “Vacanze coi fiocchi”, la campagna nazionale che da otto anni gli italiani incontrano su strade e autostrade. L’iniziativa vede protagoniste 600 istituzioni, associazioni, aziende sanitarie, delegazioni Aci, società autostradali e radio sotto l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica. E sabato in tutta Italia si vive uno dei momenti più “alti” con la presenza ai caselli autostradali, nelle piazze e nelle strade di presidenti delle province, sindaci, assessori, forze dell’ordine, volontari che consegneranno agli automobilisti in partenza verso il mare, le montagne e le città d’arte, i libretti e gli autoadesivi con Snoopy che invita a “dare un passaggio alla sicurezza”.


Nella nostra realtà l’appuntamento è per sabato 28 luglio dalle 9 alle 13 al casello di Ferrara Sud. Saranno presenti l’assessore Provinciale a Viabilità e Lavori Pubblici, Mario Bellini, rappresentanti istituzionali di molti comuni della nostra Provincia e rappresentanti delle Forze dell’ordine, della Prefettura e dell’Ufficio Scolastico Provinciale.



LA SCHEDA


Al centro dell’edizione di quest’anno di “Vacanze coi fiocchi” ci sono i giovani. Obiettivo è far riflettere sulle tragedie che li coinvolgono e sulla necessità di un impegno straordinario per ridurre il numero delle vittime. Ogni giorno, nel 2005, sulle strade italiane sono morti cinque giovani compresi nella fascia di età 14-29 anni e 317 sono rimasti feriti. Complessivamente nello stesso anno i morti in questa fascia di età sono stati 1.703 (31% del totale) e 115.872 sono stati i feriti (37% del totale). Considerando che l’Istituto Superiore di Sanità stima che ad ogni morto per incidente stradale corrispondono 2-3 invalidi gravi si comprende quanto la strada sia una fucina inesauribile di sofferenza. Da qui la necessità di intensificare gli sforzi per “parlare ai giovani” affinché prendano coscienza dei pericoli ed adottino comportamenti prudenti.


Diversi sono i fattori che spiegano questa triste contabilità del dolore: motorizzazione precoce diffusa soprattutto nelle città, stili di vita “irregolari”, desiderio di trasgressione, inesperienza, inadeguata percezione del rischio e scarsa capacità di interpretare in maniera appropriata le situazioni critiche, eccessiva fiducia in se stessi, errata valutazione delle proprie condizioni psico-fisiche, bassa sensibilità agli standard di sicurezza, inadeguatezza del sistema educativo ad affrontare il problema. Inoltre in strada si scaricano spesso e volentieri le proprie tensioni individuali. Purtroppo però sulla strada non si può applicare il detto di senso comune che vale per tanti altri aspetti della vita: “sbagliando si impara”. In strada non è permesso sbagliare perché in gioco viene messa l’unica vita che abbiamo. In gioco c’è la vita di tanti innocenti che potrebbero pagare le conseguenze di comportamenti poco o per niente responsabili.


Perciò bisogna impegnarsi affinché i giovani interiorizzino una nuova cultura della strada. Consapevoli dei propri limiti. Consapevoli dei rischi che si corrono mettendosi alla guida alle 4 di mattina dopo aver trascorso una notte in discoteca, dopo aver bevuto e magari anche assunto droghe. Consapevoli che la guida sotto l’effetto dell’alcol rappresenta il fattore di rischio più potente nella genesi degli incidenti stradali gravi o mortali, che il rischio aumenta in maniera esponenziale con l’aumentare dell’alcolemia, che a parità di alcolemia il rischio aumenta molto rapidamente quanto è minore l’età del conducente. Consapevoli che le sostanze stupefacenti incidono negativamente sulla capacità di guida, condizionano i riflessi, la concentrazione, l’umore, la capacità di autocontrollo e di messa a fuoco degli ostacoli e dell’ambiente circostante. Consapevoli della necessità di evitare sorpassi azzardati, di non guidare quando si è stanchi, consapevoli dell’utilità delle cinture di sicurezza e del casco. Occorre quindi che non ci si limiti solo a ricordare i divieti e le norme della sicurezza. E’ necessario spiegare perché un determinato comportamento è pericoloso. Si deve mostrare come e dove altri giovani hanno sbagliato e far comprendere quindi che sulla strada, purtroppo, si diventa “grandi” imparando soprattutto dagli errori degli altri.


Obiettivo primario della campagna “Vacanze coi fiocchi” è indurre, in modo non predicatorio, ma con ironia e leggerezza, i giovani e la società a riflettere e a far crescere la consapevolezza che tante tragedie potrebbero essere evitate. Si vuole, inoltre, valorizzare il fatto che le donne giovani sono coinvolte fino a 5 volte meno degli uomini nei drammi stradali; un dato che non può essere spiegato solo con il fatto che guidano meno ma anche, e soprattutto, perché sono portatrici in strada di valori e comportamenti più tranquilli, non aggressivi, più meditati.


Per maggiori informazioni è a disposizione su www.vacanzecoifiocchi.it

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27/07/07 - estense.coml

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