Scoppiano altre autobomba

Scoppiano altre autobomba Almeno trenta morti in Iraq


È il quarto attentato in una settimana contro il quartiere sciita


BAGHDAD - All'indomani della strage a Baghdad di tifosi che esultavano per una storica vittoria della nazionale di calcio, ieri un'altra autobomba è esplosa nel centro della capitale facendo almeno 20 morti e una sessantina di feriti. E anche ieri le forze armate americane hanno dovuto stilare un pesante bilancio di perdite: otto soldati morti da martedì, sei dei quali in attacchi degli insorti.

La polizia ha detto che l'autobomba è esplosa nei pressi di un incrocio nel quartiere di Karrada, nel centro della capitale.
Dopo l'esplosione tre edifici erano ridotti in macerie e diverse automobili erano in fiamme. È stato almeno il quarto attentato a colpire questa settimana questo quartiere in maggioranza sciita.
Mercoledì nella capitale due autobomba hanno causato una strage di tifosi, almeno 50 i morti, tra cui alcuni ragazzini, che festeggiavano nelle strade la qualificazione della nazionale di calcio per la finale della Coppa d'Asia.
Ieri mattina inoltre una autobomba è esplosa a Kirkuk, nel nord dell'Iraq, vicino a un ristorante kebab e a alcuni negozi, uccidendo sette persone e ferendone 45.
Sempre ieri, cinque poliziotti iracheni sono rimasti uccisi e altri due feriti nell'esplosione di una bomba al passaggio della loro pattuglia, 75 km a sud della città sciita di Hilla, nell'Iraq centrale. Martedì, 26 persone erano state uccise in un attentato suicida.
In diversi comunicati, i militari Usa hanno informato ieri che quattro soldati - tre marines e un marinaio - sono caduti in combattimento martedì scorso nella provincia di Diyala, a sud est di Baghdad. Nella provincia circa 10.000 soldati americani e iracheni sono impegnati un una operazione contro gli insorti e i militanti di Al Qaeda.

Sempre martedì un quinto soldato è stato ucciso in un attentato capitale. Mercoledì un altro soldato è stato ucciso in uno scontro a sud di Baghdad. Il comando americano a Baghdad ha reso noto ieri che in una serie di operazioni militari nel Centro e nel Nord dell'Iraq sono stati arrestati 36 «presunti terroristi», tra cui il presunto leader di una cellula responsabile del coordinamento di attacchi con l'utilizzo di autobomba. «Al Qaeda in Iraq è in fuga e per rimpiazzare i suoi membri nelle posizioni di comando catturati dalle forze della coalizione sta facendo ricorso a personale sempre meno qualificato», ha detto il generale americano Marc Young, portavoce della forza multinazionale.


27/07/07 - corriere.com

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