Sfreccia ai 160 ubriaca: ha 11 anni

Baby pirata fermata in Alabama dopo un inseguimento con la polizia

ORANGE BEACH (ALABAMA)
Sarà capitato a molti. Accorgersi di essere in ritardo, bere l’ultimo bicchierino in una golata, infilarsi in macchina, correre a 160 all’ora per arrivare in tempo e imbattersi nella paletta della polizia. A tutti sarà venuta la tentazione di scappare. Martedì, in Alabama, negli Usa, è capitato a una bambina di 11 anni a bordo dell’auto imprestata dalla madre.

La pilota in provetta classe 1996 era in vacanza a Orange Beach, in Alabama, con la famiglia. Martedì sera, dopo la cena con i genitori, ha avuto il permesso di andare a prendere la sorella maggiore all’uscita di un concerto. O almeno questo ha raccontato agli agenti che, increduli, l’hanno vista spuntare, appena un po’ ammaccata, dalla Chevrolet Monte Carlo - ovviamente rossa fiammante - dopo un’inseguimento degno della Ferrari 308 di Magnum P.I. e un ribaltone da Formula1.

«Abbiamo visto sfrecciare l’auto sull’Alabama 182 - dice Greg Duck vice sceriffo di Orange Beach - e ci siamo subito messi in moto». Quasi balbetta mentre ripensa a quella corsa: «Guidava sicura, come un fulmine». A nulla sono serviti gli ordini di fermarsi. «A un certo punto ha perso il controllo dell’auto ed è finita contro una palma. Poi si è ribaltata e sembrava tutto finito». Invece, un minuto dopo, è uscita dalla macchina con le sue gambe. Beata gioventù. Increduli, gli agenti hanno visto sbucare una bambina alta un metro e quaranta. E, sbalorditi si sono accorti, dal fiato alcolico, più che dal passo sbilenco, che aveva decisamente alzato il gomito. «Il test dell’etilometro - riferisce Duck - ha riscontrato un tasso decisamente superiore ai limiti, ma nell’auto non c’era traccia di bottiglie. Deve aver bevuto prima di mettersi alla guida».

Trasportata al South Baldwin Regional Medical Center, medicata con qualche garza e reidratata per smaltire l’alcol, è tornata a casa con i genitori. Ora, la ragazzina che fa prima media a Perdido Key, in Florida, è stata rinviata a giudizio dal Tribunale dei minori della contea di Baldwin per guida pericolosa e in stato di ebbrezza e per abbandono della scena. Peccato che nessuno si sia chiesto chi le abbia insegnato a guidare «come un fulmine».

GIULIA VOLA - 08.07.07 - lastampa.it

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