Giochi "made in China": allarme in Europa

BRUXELLES (3 agosto) - E' allarme per i giocattoli "made in China", dopo l'annunico della Mattel del ritiro di 1,5 milioni di pezzi fabbricati nel paese asiatico perché c'è il rischio che contengano piombo tossico. La Commissione europea ha messo in guardia tutti gli stati europei contro i giochi contaminati fabbricati in Cina dall'azienda che produce anche la Barbie: per il momento, hanno risposto all'allarme il Belgio e il Regno Unito, che stanno già richiamando i giocattoli a rischio.

Per il "made in China", dopo i recenti episodi di contaminazione che hanno interessato dentifrici e cibo per animali domestici, quello dei giochi Mattel contaminati dal piombo è un nuovo colpo pesante.

«Ieri abbiamo informato i 27 paesi membri dell'Unione europea dei rischi alla salute che potrebbero provocare alcuni giocattoli prodotti dalla Fisher Price, società controllata dalla Mattel - ha detto una portavoce della Commissione di Bruxelles -. Per il momento due paesi, il Belgio e il Regno Unito, ci hanno notificato che sono in corso i richiami dei giocattoli in questione».

La portavoce ha comunque precisato che i richiami vengono effettuati su base «volontaria», dalla stessa casa produttrice. Il gruppo Mattel - primo produttore mondiale di giocattoli, famoso soprattutto per la Barbie - sta richiamando 1,5 milioni di giocattoli a marchio Fisher Price fabbricati in un impianto in Cina perché c'è il rischio che possano contenere eccessive quantità di piombo.

Il richiamo riguarda in particolare 967mila giocattoli venduti negli Stati Uniti a partire dallo scorso maggio e 533mila nel resto del mondo. Tra questi ultimi, secondo la stampa locale 5.000 sarebbero finiti in Belgio, ma gran parte di essi (l'80-90%) si troverebbe ancora nei magazzini.

La Mattel - che produce il 65% dei propri giocattoli in Cina - ha precisato ieri che nessuno dei giocattoli richiamati «è stato distribuito o venduto in Italia».


03/08/07 - ilmessaggero.it

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