La grande bufala razzista

La grande bufala razzista contro gli zingari sul tentato rapimento del bimbo in Sicilia.


E’ stato solo un caso di strumentalizzazione. Di “psicosi”, così è stato definito dalla Magistratura (gip) la vicenda ( avvenuta sabato scorso) del tentato rapimento di un bimbo di tre anni da parte di una “zingara” in una spiaggia di Isole delle Femmine, a poca distanza di Palermo.


Il magistrato ha scarcerato la donna, una rumena di 45 anni.


Il GIP è stato forte e chiaro: “ se lo stesso gesto di piegarsi verso un bambino l’avesse compiuto una qualsiasi altra bagnante, sarebbe stato interpretato come manifestazione di comportamenti tutti leciti. Invece è stato visto come un atto idoneo a configurare un rapimento solo e soltanto perché posto in essere da una zingara”.


Nei fatti, la “fantastica” mossa, così come divulgata con un ossessionante tam-tam informativo, di “ nascondere il bimbo sotto la gonna “ era soltanto una favola medievale.


Già, esemplare il responso del gip.


Ora chi e come lo si dice agli italiani - con la stessa continuità ed intensità -che per due giorni sono stati continuamente “bombardati”, in tv e stampa, dal terroristico messaggio: zingari ruba bambini?


Chi risarcisce l’immagine brutalmente violata dei Rom e dei Sinti?


Chi risarcisce la donna buttata in galera?


Chi farà mea culpa, dimettendosi, per avere contribuito ad alimentare e propagandare l’atroce errore?


Nel ritornare sul caso di forte discriminazione consumatosi nei giorni scorsi a Catania dei riguardi dei Rom da parte delle azioni dell’amministrazione comunale della destra del sindaco Scapagnini- come precedentemente denunziato- inquieta forte constatare che il comunicato stampa emesso dal “Comitato” non abbia trovato luce, pur in “tre righe”cartacee, in nessuno degli organi di informazione del territorio catanese.


Nella nostra provincia si pubblicano tre giornali: La Sicilia, quotidiano storico che ha un’assoluta prevalenza egemonica, il Giornale di Sicilia di Palermo e la Gazzetta del Sud di Messina inseriscono le cronache di Catania e provincia.


Si pubblica di tutto: dal concorso di scopa scientifica al “ladro di polli” preso sul fatto.


Sui Rom “sbaraccati” dai luoghi di stazionamento, ( lerci e bisunti; Catania nella classifica nazionale sull’ecosistema urbano, date le buone azioni dei governanti locali si trova al 103° posto) silenzio assoluto sulle valutazioni “non ufficiali”.


Nella nostra area, purtroppo, siamo oltre i confini della democratica informazione.


Si parla di DIRITTI UMANI, di solidarietà, di civica convivenza. Valori fondanti della nostra Costituzione. Dell’Italia libera e democratica nata dalla riscossa popolare contro gli orrori del fascismo; contro le censure, il razzismo, le discriminazioni. E gli orrori liberticidi.


01.08.07 - isolapossibile.it

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