Cassazione: Bacio rubato è violenza, anche senza lingua

ROMA - Un bacio sulle labbra carpito contro la volontà di una donna è violenza sessuale anche se non è 'bacio alla francese', cioé con la lingua. E tanto più è violenza se la donna è minorenne, quasi una bambina, come nel caso esaminato dalla Suprema Corte di Cassazione nella sentenza 25112 con la quale si conferma la condanna ad un anno e quattro mesi inflitta dalla Corte d'Appello di Napoli ad un bidello ultracinquantenne che nei corridoi della scuola aveva baciato due volte sulle labbra una studentessa di tredici anni. E' il contesto culturale e sociale che connota il bacio sulle labbra come atto sessuale, ricordano gli ermellini e fanno due esempi: la tradizione russa, nella quale il bacio è usato come forma di saluto; la consuetudine familiare per la quale i parenti possono abitualmente scambiarsi un bacio sulle labbra come forma di affetto. Al contrario, illustra ancora la sentenza, al di fuori di contesti simili, il bacio sulle labbra é connotato come atto sessuale e diventa violenza se dato senza il consenso. Nel caso in esame, si sottolinea, il contesto è aggravato dal fatto che la vittima è minorenne e si configura anche un "abuso della posizione di inferiorità del soggetto passivo".

03-07-2007 - ansa.it

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