Alcol. Le linee della riforma

AFINE ZUCCHERAGGIO VINI- I vini potranno essere arricchiti esclusivamente con uva e mosto non sovvenzionato.200.000

ETTARI DA ESTIRPARE- Si punta a snellire la produzione limitandola nelle zone di montagna e in forte per pendenza e nelle regioni sensibili sotto il profilo ambientale. Può cessare non appena la superficie eliminata raggiunge il 10% della superficie a vigneto del paese.

COMPENSAZIONI- Chi decide di estirpare può contare su un aiuto diretto dell'Ue all'azienda per mantenerla in buone condizioni agronomiche. Otterrà poi il primo anno di entrata in vigore del regime un premio medio pari a 7.174 euro l'ettaro che scenderà a 2.938 euro il quinto anno. Il produttore potrà poi contare nell'ambito dei fondi sullo sviluppo rurale su un prepensionamento pari a 18.000 euro l'anno per un massimo di 180.000 euro per un periodo di 15 anni.

FINE AIUTI A MOSTO, DISTILLAZIONE, SOVVENZIONI- Con la fine degli aiuti ai mosti verranno meno circa 220 milioni di euro di aiuti. Verrebbe anche abolita la distillazione di crisi, l'aiuto per la distillazione dei sottoprodotti, la distillazione in alcol per usi commestibili, l'aiuto al magazzinaggio privato, le sovvenzioni all'esportazione.

DIRITTI DI NUOVI IMPIANTI- Il sistema sarà prorogato fino alla fine del periodo transitorio (dicembre 2013) e quindi abolito a partire dal 1 gennaio 2014.

FINANZIAMENTI NAZIONALI- Saranno gli stati membri a decidere tra le misure a sostegno della competitività quale privilegiare. Le risorse complessive passeranno da 623 milioni di euro nel 2009 a 830 a partire dal 2015. Le misure comprendono: la promozione nei paesi terzi, la ristrutturazione e riconversione dei vigneti, l'aiuto per la vendemmia verde, la gestione delle crisi come l'assicurazione contro calamità naturali e la copertura dei costi amministrativi per la costituzione di specifici fondi di mutualizzazione.

MISURE DI SVILUPPO RURALE- Nell'ambito delle aiuto allo sviluppo delle campagne fondi potranno essere destinati all'insediamento dei giovani agricoltori, al miglioramento della commercializzazione, alla formazione professionale, al sostegno alle organizzazioni di produttori, a costi supplementari e perdite di reddito per la manutenzione dei paesaggi naturali, al prepensionamento. I contributi alle regioni vitivinicole dell'Ue passeranno da 100 milioni di euro nel 2009 a 400 dal 2014.

PRATICHE ENOLOGICHE- La Commissione vuole autorizzare le pratiche ammesse a livello internazionale per la vinificazione di vini da esportare nei rispettivi paesi di destinazione. Saranno mantenuti il divieto di importazione di mosti per la vinificazione e del taglio di vini europei con vini importati.

PROMOZIONE- saranno riservati 120 milioni di euro a partire dalle dotazioni nazionali per le misure di promozione nei paesi terzi, cofinanziate al 50% dall'Ue. Saranno attuate nuove campagne di informazione all'interno dell'Ue con un tasso di cofinanziamento pari al 60% per queste ultime.

04-07-2007 - ilmessaggero.it - vedi anche Vino, rivoluzione Ue: niente zuccheraggioe dimezzamento dei vigneti da estirpare

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