A La7 "Speciale nero artico"

Roma, 3 lug. (Apcom) - Le drammatiche condizioni di vita degli Inuit della Groenlandia condizionati da un vertiginoso trapasso culturale dovuto ai cambiamenti climatici, alla globalizzazione e ad un difficile rapporto con la casa madre danese sono al centro dello Speciale TgLa 7 "Nero Artico" di Massimo Mapelli, in onda Sabato 7 Luglio alle 23.30

Storie di cacciatori ormai privi di radici, di famiglie devastate dall'alcolismo e dai suicidi (anche tra gli adolescenti). Immagini esclusive e molto forti sulla caccia alla foca girate in uno dei piu' remoti fiordi della Groenlandia orientale seguendo la giornata di uno dei piu' "affermati" cacciatori. La testimonianza di Robert Peroni italiano che da 30 anni ha deciso di vivere tra gli Inuit per aiutarli, rispettando le loro tradizioni ma cercando di convincerli che il turismo è una grande scommessa per affrontare la modernità.

E ancora, le risposte dei piu' autorevoli scienziati impegnati a studiare i fenomeni del riscaldamento globale. Risposte raccolte nell'insediamento umano piu' a nord del mondo, la stazione scientifica internazionale di Ny Alesund.

Base di partenza delle storiche spedizioni al Polo Nord di Amundsen e Nobile. (Nel 2008 sono 80 anni dalla spedizione del Dirigibile Italia. Trent'anni dalla morte di Umberto Nobile e c'è alle Svalbard un progetto per creare un museo permanente sugli anni ruggenti della ricerca polare).

Le difficoltà e le prospettive della ricerca italiana con il rilancio del progetto artico del Cnr nell' Anno Polare Internazionale.

I sorprendenti segnali di inquinamento che scaturiscono da studi di biologia sugli uccelli marini che si nutrono nelle gelide acque dell'estremo nord. (Progetto Cupol del Norwegian Polar Institute )

L'opinione fuori dal coro di Bjorn Lomborg, ambientalista "scettico" che si contrappone alle posizioni dei ricercatori più allarmisti. Ma anche a organizzazioni ambientaliste come Greenpeace e il WWF.

E infine, la storia di Barentsburg, incredibile borgo alle isole Svalbard la cui vita scorre attorno ad una miniera di carbone. Luogo abitato da 500 minatori ucraini in territorio norvegese. Ai tempi della guerra fredda era l'avamposto sovietico per una possibile invasione dell'occidente.

03-07-2007 - notizie.alice.it

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