Bush, nessun cambiamento in Iraq

Bush, nessun cambiamento in Iraq fino a settembre


WASHINGTON (Reuters) - Il presidente degli Usa George W. Bush ha ammesso oggi
che il rafforzamento delle truppe in Iraq ha ottenuto progressi limitati, ma che
aspetterà fino al rapporto completo sull'Iraq a settembre prima di prendere
decisioni sulla strategia americana nel conflitto.


Una relazione intermedia della Casa Bianca ha rivelato oggi che il governo
iracheno ha ottenuto risultati contrastanti nel soddisfare gli obiettivi
politici. Il rapporto dice che la situazione in Iraq rimane ancora "complessa ed
estremamente difficile", sei mesi dopo il rafforzamento delle truppe Usa voluto
da Bush.


Bush ha detto che è troppo presto per valutare se l'aumento del numero di
soldati stia funzionando e che sarà decisivo un rapporto più dettagliato del
generale Petraeus e dell'ambasciatore Ryan Crocker a settembre.


"(Allora) avremo un'immagine più chiara di come sta funzionando la nuova
strategia, e saremo in una posizione migliore per giudicare se siano necessari
aggiustamenti" ha detto Bush durante una conferenza stampa.


Il rapporto è stato indirizzato al Congresso visto che alcuni dei membri più
in vista dei repubblicani hanno rotto i rapporti con Bush sull'Iraq per
sollecitare una politica di cambiamento.


La rivolta dei repubblicani potrebbe accelerare gli sforzi dei democratici
per costringere Bush a ridurre il contingente in Iraq, dopo più di quattro anni
dall'invasione a guida statunitense che ha sovvertito il regime di Saddam
Hussein.


"Coloro che credono che la battaglia in Iraq sia persa punteranno il dito
sulla performance insufficiente riguardo ad alcuni obiettivi politici" ha detto
Bush. "Quelli di noi che pensano che la battaglia in Iraq possa e debba essere
vinta vedono come motivo di ottimismo la performance soddisfacente nell'ambito
di alcune questioni di sicurezza".


Il report pubblicato oggi mostra il limitato progresso del governo iracheno
nel raggiungimento degli obiettivi per la riconciliazione politica, come quello
di una legge che stabilisca la condivisione dei ricavi del petrolio.


"NON E' VERO CHE AL QAEDA SIA FORTE COME PRIMA DELL'11 SETTEMBRE"


Il report avverte anche che nei prossimi mesi aumenterà il rischio di
attacchi da parte di al Qaeda, ma Bush ha smentito che l'organizzazione
terroristica sia forte come prima dell'11 settembre.


"Dalla copertura mediatica esce l'impressione che al Qaeda sia forte oggi
come prima dell'11 settembre. Semplicemente non è questo il caso" ha detto Bush
in conferenza stampa.


Compilato da ufficiali della Casa Bianca con i contributi decisivi di
Petraeus e Crocker, il report riecheggia alcuni recenti commenti da parte di
Bush, sul fatto che sia difficile valutare il progresso in Iraq dopo meno di un
mese dall'arrivo di tutti i 28.000 soldati aggiuntivi.


Un sondaggio di UsaToday/Gallup di questa settimana mostra che più di sette
americani su dieci sono favorevoli al ritiro di quasi tutti i soldati Usa
dall'Iraq ad aprile.


Diversi sondaggi mostrano che Bush ha raggiunto il livello di popolarità più
basso della sua presidenza.


© Reuters 2007. - 12.07.07 - today.reuters.it

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