"Che dolce il mio Bin Laden"

Nozze con il figlio di Osama per una inglese di 51 anni: "Lo amo malgrado
tutto"


LONDRA

Una donna inglese ha sposato un figlio di Osama bin Laden e ha fatto domanda
per un visto che permetta al marito di raggiungerla. Jane Felix-Browne, nonna
e consigliere parrocchiale di 51 anni, ha finora tenuto nascosto il suo
matrimonio con Omar Osama bin Laden, 27 anni. Ora però Jane ha acconsentito a
parlare della sua relazione con il figlio di Osama. «Sarebbe bello se, come
qualsiasi altra moglie, potessi uscire allo scoperto e dire questo è mio
marito e questo è il suo nome, ma devo essere realistica - ha raccontato a The
Times - Spero che la gente non mi giudichi troppo duramente. Io ho sposato il
figlio, non il padre».



La donna è consapevole che qualcuno sarà ostile al suo matrimonio. Tra i
numerosi complotti terroristici legati al suocero ci sono gli attacchi suicidi
di Londra del 7 luglio 2005, il complotto del 21 luglio e le recenti vicende
di Londra e Glasgow. «Ho solamente sposato l'uomo di cui mi sono innamorata.
Spero che le persone riescano a ricordare come è stato quando si sono
innamorati. È la persona più bella che abbia mai incontrato. Il suo cuore è
puro, Omar è un uomo devoto, un vero gentiluomo, il mio migliore amico».



La Felix-Browne, che è già stata sposata cinque volte, ha incontrato bin Laden
in Egitto mentre si sottoponeva ad un trattamento per la sclerosi multipla. La
favola cominciò quando il futuro marito la vide cavalcare vicino la Grande
Piramide. I due si sono sposati in Egitto e in Arabia Saudita con rito
islamico e stanno aspettando l’ufficializzazione dell’unione da parte delle
autorità di Riad. La donna ha iniziato a confrontarsi con le difficoltà
pratiche di essere la nuora di un uomo con una taglia di 25 milioni di dollari
sulla sua testa. «Omar è sempre guardingo. Osserva costantemente persone che
pensa potrebbero seguirlo. È terrorizzato da macchine fotografiche e
telecamere. Ma quando siamo insieme si dimentica di tutto». Jane aveva già
conosciuto alcuni membri della famiglia bin Laden attraverso un precedente
matrimonio con un uomo saudita all'età di 16 anni, e crede di aver
effettivamente incontrato Osama ad un party a Londra negli anni 70.



Omar ha lasciato l'Arabia Saudita da bambino quando suo padre fu espulso.
Durante l'esilio in Sudan e poi in Afghanistan, ha assistito alla nascita di
al-Qaeda e delle sue tecniche. «Non ho mai avuto problemi con il suo passato -
racconta la sposina - Omar non ha mai fatto nulla di sbagliato. Al tempo
dell'Afghanistan era un bambino». Secondo Jane il marito lasciò l'Afghanistan
prima degli attacchi dell'11 settembre. Alcune voci, invece, sostengono che
Omar si separò dal padre solo dopo l’attentato di New York. La moglie insiste:
«Vide suo padre per l'ultima volta nel 2000, quando erano entrambi in
Afghanistan. Andò via perché non credeva fosse giusto far parte di un
esercito. Omar stava diventando un soldato e aveva solo 19 anni. Mi ha detto
di non aver avuto contatti con suo padre dal giorno in cui si lasciarono. Il
padre gli manca. Non sa se fu lui il responsabile degli attacchi dell'11
settembre. Non credo lo saprà mai».



A parte la religione, la coppia sembra avere poco in comune. Lei ha tre figli
e cinque nipoti ed è una rispettata consigliere parrocchiale a Moulton, nel
Cheshire. Ha fatto diversi lavori, incluso restaurare case e velivoli, ed è
una brava cavallerizza e sub. Lui vende metallo a Jedda ed è uno degli almeno
17 figli di Osama. La reputazione del padre ha significato l'ostracismo da
parte della ricca e potente famiglia bin Laden e in Arabia Saudita è sotto la
sorveglianza dei servizi segreti. La Felix-Brown, che ha adottato il nome
islamico di Zaina Mohamad, parla con il marito tutti i giorni al telefono o
attraverso internet. Durante le conversazioni lo chiama «Habibi», «amore mio».
«Trovo molto difficile vivere senza di lui e so che per lui è lo stesso. Ma
cerchiamo di avere una vita più normale possibile». Prima si sposarlo, la
donna sapeva che Omar aveva già una moglie e un figlio di due anni. «Non l'ho
mai vista ma ci siamo parlate al telefono per circa un'ora». Nonostante
l'iniziale reticenza a parlare del matrimonio, indiscrezioni sulla loro
relazione hanno iniziato a trapelare in Inghilterra e in Medio Oriente. «Non
voglio che nessun membro della mia famiglia sia afflitto o disturbato dalle
mie azioni. So che per tutti quelli che mi vogliono bene ci saranno
probabilmente un milione di nemici».



Adesso Jane spera che bin Laden riesca a raggiungerla in Inghilterra.
«Vorrebbe passare un periodo di tempo qui. Non c'è motivo per cui non possa
venire a vivere in Inghilterra, ma non credo che gli piacerebbe il tempo». La
coppia spera di riuscire a guarire le ferite causate dal suocero. «Tutto ciò
che vogliamo in questo mondo è pace, e farò tutto quello che sarà in mio
potere per promuoverla».



Copyright The Times - 12.07.07 - Londra, DAVID BROWN - lastampa.it

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