Governo-Anci per i minori stranieri

In autunno piano Governo-Anci per i minori stranieri



ROMA - Dal prossimo autunno sarà operativo un Piano nazionale per i minori
stranieri non accompagnati messo a punto dal governo in collaborazione con l'Anci
che si occuperà anche della sua gestione.



Lo ha annunciato ieri il sottosegretario alla solidarietà sociale, Cristina De
Luca, in un convegno sui minori stranieri non accompagnati.



Il fenomeno dei minori stranieri non accompagnati (circa 7 mila in Italia) sta
diventando "scottante", ha detto De Luca, e il piano (in fase di elaborazione)
servirà non solo a monitorare gli arrivi e i percorsi di accoglienza, nonché
eventuali rimpatri, ma ad affrontare la questione delle risorse che al momento -
come anche la fase operativa - è lasciata ai comuni.



Intanto, in attesa del Piano nazionale e del Fondo per i minori previsto dalla
riforma della legge Amato-Ferrero, le amministrazioni comunali potranno contare
su uno stanziamento del ministero della Solidarietà pari a 12 milioni di euro,
tratti dal fondo di 50 stanziati dalla legge finanziaria 2007 per l'integrazione
degli immigrati. Queste risorse aggiuntive saranno destinate a progetti
specifici.



Un minore straniero costa dagli 80 ai 100 euro al giorno. Il Piano - che vede
impegnati anche i ministeri della giustizia, dell'interno e degli esteri - è
finalizzato a creare una rete di servizi e di accoglienza tale che possa
affrontare le emergenze; fra queste, anche le fughe dalla protezione dei servizi
dei minori non accompagnati, così da poter cadere potenzialmente nelle mani
della criminalità organizzata.



E la stessa Anci - per voce del vicepresidente dell'Anci, Fabio Sturani, che ha
la delega all'immigrazione - ha parlato di necessità di garantire una rete di
servizi per i minori stranieri non accompagnati. Si tratta - ha precisato - di
un fenomeno in espansione non solo nelle grandi metropoli ma anche nei piccoli
centri. Ecco perché, servono investimenti cospicui che Sturani ha identificato
in centinaia di milioni di euro.



Al convegno ha partecipato anche il sottosegretario alla Giustizia Daniela
Melchiorre che ha spiegato gli obiettivi di un ddl di riforma del Codice penale
minorile, a cui sta lavorando il ministero della Giustizia, che prevede che il
minore straniero non accompagnato, in caso di atto delinquenziale, abbia un
"tutore".



L'obiettivo - ha reso noto il sottosegretario - è quello di prevedere anche per
questi, alla pari dei minori italiani, le stesse opportunità di pene
alternative, ora precluse perché senza riferimenti familiari e domiciliari.
Melchiorre, in particolare, ha parlato di accesso ai percorsi educativi che ora
trovano applicazione raramente nel caso di un minore straniero. "Spesso - ha
detto Melchiorre - non si sa a chi affidare questi minori e allora finiscono in
carcere". Su chi possa essere il tutore si sta ancora ragionando: potrebbero
essere - ma è solo un'ipotesi - il personale di un servizio comunale, oppure -
ma è più difficile - famiglie affidatarie. Potrebbe nascere un albo di questa
nuova figura professionale, appunto i tutori, a cui i Tribunali per i minorenni
dovrebbero far riferimento quando necessario.



Melchiorre ha inoltre detto che è intenzione del suo ministero lavorare per
evitare che al 18mo anno di età del minore preso in carico si interrompa il
processo educativo (premessa "perché non finisca sulla strada") e alla
prostituzione minorile.



11 luglio 2007 - stranieriinitalia.it

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