Pedofilia, docente nei guai

Pedofilia, docente universitaria nei guai

La Finanza ha perquisito la casa e sequestrato il personal computer

SASSARI. C’è anche una professoressa dell’università di Sassari tra le 57 persone denunciate in tutta Italia per detenzione e divulgazione attraverso internet di materiale pedopornografico. L’operazione «Pluto» è stata portata a compimento ieri dalla guardia di finanza.

L’abitazione della donna era stata perquisita più di un mese fa dai finanzieri della compagnia di Sassari, guidati dal capitano Alessandro Troisi, che avevano sequestrato il computer della docente universitaria e raccolto alcuni elementi secondo le direttive del magistrato di Milano. Nei giorni scorsi, il legale della professoressa ha chiesto la restituzione del pc per consentire alla donna di recuperare dei file utili per elaborare relazioni da presentare in alcune conferenze. Non si conoscono i dettagli, e pertanto non è possibile stabilire l’eventuale livello di coinvolgimento della docente universitaria sassarese. In molti casi, infatti, i computer finiti nella «rete» degli investigatori erano in uso anche ad altre persone (per esempio figli). Gli atti relativi alla professoressa sono stati trasmessi alla procura della Repubblica di Sassari.

L’indagine delle fiamme gialle del nucleo di polizia tributaria del comando provinciale di Milano hanno individuato una vasta rete di scambio e «messa in condivisione» di foto e video a carattere pedopornografico (il sistema viene chiamato “file sharing“ o “peer to peer”). L’attività, coordinata dal sostituto procuratore Isidoro Palma, era stata avviata nel novembre dello scorso anno e ha riguardato la piattaforma «Bearshare». Complessivamente sono state effettuate 40 perquisizioni in 13 regioni della penisola e tra le persone sottoposte ad accertamenti figurano insegnanti, bidelli, pensionati e anche un medico. Tra gli indagati, uno è stato denunciato anche per detenzione abusiva di armi da fuoco. Un funzionario di 49 anni della Provincia di Torino, colto in flagranza di reato, è stato arrestato. I finanzieri l’hanno sorpreso mentre divulgava attraverso internet foto e video di contenuto pedofilo.

La complessa operazione ha consentito di segnalare al Centro nazionale di monitoraggio minorile sulla rete (un organismo istituito di recente con la legge 38 del 2006) 114 soggetti di nazionalità straniera, affinchè le responsabilità vengano giudicate nei loro Paesi di appartenenza.

12 luglio 2007 - espresso.repubblica.it

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